Costa Concordia, a stasera, sono stati trovati 8 corpi. Altri sette indagati per la tragedia
Ormai, per la tragedia del Costa Concordia, siamo alla “verifica” dei poveri passeggeri che sono periti nella tragedia. Da stamane sono riprese, dopo il pompaggio del carburante dei giorni scorsi, le operazioni di ricupero dei corpi dei dispersi. In questo momento sono in tutto otto i cadaveri trovati nella parte sommersa della nave Concordia naufragata davanti all’Isola del Giglio.
I primi 4 erano stati ritrovati la mattina altri 4 nel pomeriggio. il ritrovamento è stato effettuato dal personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco all’interno del ponte 4, dove erano iniziate le attività di ricerca in assetto da palombaro leggero. Tra i corpi individuati tre sono già stati recuperati e trasferiti a Grosseto: uno è quello di Dayana Arlotti, 5 anni di Rimini, la povera bambina in crociera col padre che, tempo fa, si pensava fosse stata affidata sulla nave, nella situazione di caos, ad una famiglia spagnola, notizia poi infondata, uno è quello di un uomo e l’altro di una donna.
La mamma di Dayana è partita per il Giglio:
“Quando non c`erano notizie si attendeva questo giorno, ma ora che ci siamo si vorrebbe tornare indietro. La speranza di ritrovare Dayana era un miraggio, ma la notizia di oggi è un macigno che una mamma non potrà mai levare”.
A parlare a Tgcom24 è l`avvocato Veschi, legale di Susy Albertini, mamma della piccola Dayana, la bambina di 5 anni dispersa nel naufragio della Costa Concordia e trovata oggi senza vita nel relitto della nave. Sul procedere dell`azione legale l’avvocato aggiunge:
“Per quanto riguarda la madre e i nonni della piccola Dayana, depositeremo una nomina personale per poter essere dentro il procedimento penale”.
Ci sarebbero sette indagati si tratta di tre funzionari di Costa Crociere e di quattro ufficiali che erano a bordo della nave. I nuovi indagati sono Roberto Ferrarini (capo dell’unità di crisi di Costa Crociere), Manfred Ursprunger (executive vice presidente fleet operation di Costa), Paolo Parodi (fleet superintendent di Costa) e gli ufficiali Andrea Bongiovanni, Roberto Bosio, Silvia Coronica e Salvatore Ursino. In totale così, contando il comandante Francesco Schettino e il suo vice in plancia Ciro Ambrosio già indagati, il totale degli indagati per l’incidente sale a nove.
Fino ad ora nel procedimento figuravano due soli indagati: l’ex comandante Francesco Schettino, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono della nave, e il suo vice in plancia Ciro Ambrosio. Le nuove iscrizioni nel registro degli indagati, dei quattro ufficiali e dei tre dipendenti della società Costa Crociere riguardano, a vario titolo, i reati di omicidio colposo, naufragio, omissione della comunicazione alle autorità marittime.