Più che il Cile, più che il Belgio o la dirompente Francia dei giovani, è senza dubbio la Costa Rica la vera sorpresa del Mondiale 2014. Ammettiamolo: chi di noi, quando ha visto il sorteggio dei gironi, si è preoccupato, o ha anche solo preso in considerazione, la piccola nazionale del centro-America? I nomi che incutevano un po’ di timore erano le più blasonate Inghilterra e Uruguay, mentre la Costa Rica sembrava la vittima sacrificale destinata a fare una breve apparizione in Brasile. Ora, dopo due partite del girone, è invece l’unica ad essere matematicamente qualificata agli ottavi.
E questo traguardo non è stato certo casuale. I ragazzi del ct Pinto sono apparsi non solo in forma fisica perfetta, ma anche ben organizzati tatticamente e con un carattere e una personalità invidiabili. La voglia di vincere, forse anche per farsi finalmente conoscere dal grande pubblico, è superiore a quella di ogni altra rivale del girone D. Ieri hanno letteralmente annichilito l’Italia, con una difesa e un centrocampo che hanno imbrigliato Balotelli e Pirlo e, soprattutto, arrivando sempre primi sul pallone e vincendo tutti i contrasti fisici.
Pinto, il ct colombiano che si ispira agli allenatori italiani, in particolare Lippi, Trapattoni e Conte, ha spiegato i motivi di questo successo: “Avete visto il nostro modo di giocare con i tre centrali e i due esterni? E’ il sistema che adotta la Juve e con cui ha giocato anche l’Italia l’anno scorso contro la Spagna in Confederations’ Cup. Sapevamo che avremmo potuto fare la storia, e lo abbiamo fatto. Ho detto solo questo ai miei giocatori: vinciamo e riscriviamo la storia. Era un gruppo della morte e tutti ci davano per spacciati, ma invece i morti sono altri e noi siamo agli ottavi.”
Poi una stoccata a Balotelli, che in conferenza aveva detto di non conoscere il portiere Navas: “Be’, adesso ci conosce…”