A guardare "Benvenuti al Sud" mi sono sfiziato due volte.
Uno, perché è divertente. E dopo "Inception" sentivo il bisogno di farmi una risata.
Due, perché mi chiedevo con quali occhi l'avrebbero visto gli italiani che non conoscono quel lembo di Cilento.
E ridevo.
Ora, il divertimento della visione ve lo lascio per intero.
Però ho pensato a quelli che, incuriositi dal film, si faranno una passeggiata a Castellabate.
Forte di oltre 30 anni di militanza estiva in loco e di una nonna cilentana, mi pregio fornirVi alcune indicazioni.
1) Scordatevi che un cilentano porti a casa sua uno sconosciuto in una notte di pioggia, o che vi arredi casa.
Il cilentano diffida, e non basta portare i soldi da turista. Per farsi volere bene dal Cilento ci vogliono anni, e prima devi parlare col cuore.
2) Il gesto dell'ombrello che fanno tutti quelli che dribblano la SA-RC all'altezza di Battipaglia è assolutamente vero.
Però voi che siete neofiti continuate a prenderla, così io continuerò a passare (più o meno) indisturbato.
3) La piazzetta dove si svolge gran parte dell'azione esiste davvero, ed è come la vedete. Da "Divino" si mangia benissimo e non si entra col motorino.
4) Le mamme cilentane sono come quella del film. Hanno gli occhi chiari ed i capelli scuri. E fanno sasicce e friarelli a colazione. E te li devi mangiare. Nessuno lo sa meglio di me.
5) Non riponete false speranze se andate alla Posta. Valentina Lodovini è di Umbertide.
6) La frase che disse Gioacchino Murat "Qui non si muore" è vera. A patto che vi muoviate in punta di piedi e con educazione.
7) Il panorama fruibile al tramonto apre veramente l'anima in due parti.
8) L'impiegato postale con la maglia di Lavezzi non esiste. E se esiste, ci penso io a fare pulizia prima del vostro arrivo.
Quindi state senza pensiero.
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Location:Castellabate