A parte l’attrazione che esercita su di noi tutto ciò che è lontano nel tempo e che ha del mistero, c’è sempre qualcosa di affascinante nella storia delle antiche civiltà, forse perché la cultura di queste antiche popolazioni è molto lontana dalla nostra e certamente, per certi versi inspiegabili, se misurati con la nostra logica.
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Pur tuttavia comportamenti sociali e individuali di questi popoli aldilà degli apparenti miti, sono sempre logici e direttamente proporzionali alla cultura del loro tempo. Spesso ci troviamo davanti a grandi interrogativi su comportamenti e consuetudini di questi popoli. E le riflessioni si fanno più complesse se mettiamo in relazione antiche civiltà tra loro.
Se si pensa ai Maya, ad esempio, ci si chiede il perché edificarono imponenti costruzioni come la gigantesca piramide del Sole. Le motivazioni di tali strutture e costruzioni dovevano certamente avere una grandissima importanza per la loro cultura e concezione del mondo. L’adorazione al Sole d’altra parte la troviamo in tutte le antiche civiltà, che erano perfettamente consapevoli che non vi era nessuna differenza tra Dio e il Sole. Ma se studiamo i dati di una tra la piramide di Cheope, nell’Antico Egitto e quella dei Maya dedicata al dio Sole, ci accorgiamo che non vi è nessuna differenza. Il lato della grande piramide di Cheope misura 220 metri proprio come la misura del lato della piramide del Sole in Messico.
Sappiamo anche che per la collocazione dei monumenti megalitici questi popoli facevano riferimento alla volta celeste. Popoli di diversi luoghi e tempi hanno dunque avuto la stessa idea nel prendere le stelle come punto di riferimento immutabile per il calcolo del tempo, o per la progettazione di opere civili. E ancora è poco noto che le rovine dell’ Esagila, il complesso sacro dedicato a Marduk e a sua moglie Sarpanit, presenta la ziggurat con lo stesso numero di gradoni e lo stesso scarto dal ‘nord vero’ della Piramide del Sole azteca.
Se non ci stupiamo di similitudini tra costruzioni della Mesopotamia e quelle dell’ Egitto perché terre abbastanza vicini geograficamente e culturalmente, a trovare similitudini così accentuate tra questi due popoli e un popolo, quello Maya, che si suppone vissuto migliaia di anni dopo, e a migliaia di km di distanza, senza potessero venire in contatto, é davvero stupefacente. Eppure le sfingi egiziane e le sfingi maya-azteche, hanno volto umano e presentano lo stesso tipo di copricapo. A parte la forma in sè, quello che meraviglia è la comparsa della stessa tecnica nello stesso periodo in due zone così distanti. E ricordiamo anche che mentre gli egiziani nel 2500 a.C. erano già esperti costruttori, i maya a quell’epoca erano solo un popolo primitivo. Tutte queste similitudini sono solo mere coincidenze o forse ci portano a supporre che le popolazioni mesopotamica e quella egizia erano strettamente collegate tra loro ed anche alle popolazioni maya ed atzecha.