Di norma, con il termine cotoletta ci si può riferire a diversi prodotti per la maggior parte tutti di macelleria. Per una più ampia comprensione del termine, elenchiamo di seguito le cotolette maggiormente conosciute e diffuse:
– una costoletta di vitello, maiale, agnello
– una piccola porzione di carne di vitello, montone, agnello
– una crocchetta fatta di carne macinata
– una costoletta fritta
Famosa è la cotoletta alla milanese, una cotoletta (a rigore) di vitello impanata e fritta nel burro.
Ne è variante la cosiddetta “orecchia d’elefante”, cotoletta così chiamata per la forma e solitamente servita con contorno di verdure miste.
Altri tipi di cotoletta possono essere la cotoletta alla bolognese (col prosciutto), la faldìa di cavallo piacentina e le cotolette “alla valtellinese”, “alla veneta”, “alla valdostana”, “alla siciliana” e alla “napoletana”.
A Roma e in provincia invece viene comunemente chiamata “fettina panata” quella con il vitello, a differenza della “cotoletta di abbacchio”.
Nella cucina indiana il termine può essere anche usato per il corrispettivo piatto, che è un tortino vegetariano fritto.
La cotoletta fu introdotta in Giappone durante il periodo Meiji, in un ristorante di cucina occidentale nel distretto di Ginza, Tokyo. La pronuncia giapponese di “cotoletta” è “katsuretsu”. Nella cucina giapponese, “katsuretsu” o semplicemente “katsu” è in realtà il nome per la variante giapponese del viennese “schnitzel”, una cotoletta impanata.
Una variante della cotoletta molto comune è il tonkatsu, per il quale viene utilizzata la carne di maiale.
Dagli Stati Uniti arriva la cotoletta di pollo, a base di petto o di altre sue parti e diffusa in tutto il mondo anche grazie ai fast food. La cotoletta è preparata passando carne di pollo in farina, uova e pangrattato, e poi friggendola in padella con olio o burro.
Anche il cordon bleu è un’invenzione statunitense: la sua ricetta moderna comprare per la prima volta sul New York Times alla fine degli anni sessanta.
Ingredienti per 4 persone:
– 4 Cotolette di Vitello
– Pangrattato
– 100 gr Burro
– Formaggio Parmigiano
– 25 cl Latte
– 30 gr Burro
– 25 gr Farina
– 2 Tuorli d’uovo
– Sale
Procedimento:
Preparate quattro cotolette di vitello, ben battute e ripulite dai filamenti. Impanatele passandole prima nell’uovo, quindi nel pangrattato, premendo più volte per farlo aderire bene. Friggetele in una padella con 100 g di burro, quindi mettetele in una pirofila imburrata e copritele con scaglie di parmigiano. Preparate una besciamella con un quarto di litro di latte, 30 g di burro e 25 g di farina, unite due tuorli d’uovo, sale e una grattugiata di parmigiano. Amalgamate con cura per evitare che si formino grumi. Versate quindi, la salsa sulla carne e mettete il tutto a gratinare in forno ben caldo per una decina di minuti.
Condividi su WhatsApp