In Italia quando si parla di cotolette, inevitabilmente, si pensa alla cotoletta alla milanese, una cotoletta (a rigore) di vitello impanata e fritta nel burro.
Ne è variante la cosiddetta "orecchia d'elefante", cotoletta così chiamata per la forma e solitamente servita con contorno di verdure miste.
Altri tipi di cotoletta possono essere la cotoletta alla bolognese (col prosciutto), la faldìa di cavallo piacentina e le cotolette "alla valtellinese", "alla veneta", "alla valdostana", "alla siciliana" e alla "napoletana". A Roma e in provincia invece viene comunemente chiamata "fettina panata" quella con il vitello, a differenza della "cotoletta di abbacchio".
Nella cucina indiana il termine può essere anche usato per il corrispettivo piatto, che è un tortino vegetariano fritto.
La cotoletta fu introdotta in Giappone durante il periodo Meiji, in un ristorante di cucina occidentale nel distretto di Ginza, Tokyo. La pronuncia giapponese di "cotoletta" è "katsuretsu". Nella cucina giapponese, "katsuretsu" o semplicemente "katsu" è in realtà il nome per la variante giapponese del viennese "schnitzel", una cotoletta impanata.
Una variante della cotoletta molto comune è il tonkatsu, per il quale viene utilizzata la carne di maiale.
Dagli Stati Uniti arriva la cotoletta di pollo, a base di petto o di altre sue parti e diffusa in tutto il mondo anche grazie ai fast food. La cotoletta è preparata passando carne di pollo in farina, uova e pangrattato, e poi friggendola in padella con olio o burro.
Ingredienti per 4 persone:- 8 Fettine Vitella
- 2 Uova
- 50 G Burro
- 1 Cipolla
- 3 Cucchiai Olio D'oliva
- 2 Cucchiai Conserva Di Pomodoro
- Sale
- Brodo
- Pangrattato
Passare le fettine nell'uovo battuto e nel pangrattato e friggerle nel burro spumeggiante. Tenerle in caldo. In una padella mettere la cipolla tritata, l'olio, la conserva, sale e poco brodo e far amalgamare bene. Adagiarvi le cotolette e cuocerle per circa 15 minuti. Servirle coperte con il fondo di cottura.