Cottarelli polemico: “Si prevedono nuove spese senza sapere come finanziarle”. Potrebbe lasciare l’incarico

Creato il 31 luglio 2014 da Nicola933
di Grazia Serao - 31 luglio 2014

Carlo Cottarelli sarebbe pronto a lasciare il suo incarico. la preoccupazione di Cottarelli riguarda le modalità attraverso cui il Governo intenderebbe introdurre nuove spese. Il Commissario alla spending review si è accorto che la coperta è corta e non può essere tirata da nessun lato.

Nel mirino di “Mister Forbici” sono le nuove spese non coperte che vanificherebbero la possibilità di tagliare le tasse.

I dubbi di Cottarelli sono in realtà più che fondati secondo quanto si apprende sul “Blog del Commissario”, in cui si legge: «Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali».

Insomma, non si può pensare di utilizzare la revisione della spesa come mezzo per finanziare nuove spese. In questo modo sarà impossibile ridurre la pressione fiscale, spiega il commissario alla spending review.

Con i continui riferimenti ad una futura revisione della spesa non si fa altro che ancorare il finanziamento di nuovi provvedimenti a dei dati che ancora non sono traducibili in cifre certe. Addossando per giunta troppa responsabilità nelle mani di Cottarelli, che non può far miracoli.

Secondo Cottarelli il totale delle risorse che sono state spese prima di essere risparmiate per effetto di questi provvedimenti ammonta a ben 1,6 miliardi per il 2015. Una cifra esorbitante, che non permetterà certo al Governo il lusso di abbassare le tasse per il prossimo anno.

Il riferimento, neanche troppo velato, di Carlo Cottarelli è all’emendamento, votato alla Camera nel decreto di riforma della pubblica amministrazione, che consente quattromila pensionamenti nella scuola. Il decreto-Madia prevede un maxi-pensionamento anticipato degli statali di 62 anni. Operazione che comporterà un aumento delle spese.

Ora i rapporti col Governo diventano sempre più difficili. Il Tesoro ha subito precisato che non si è trattata di una polemica contro il Governo. Ma secondo indiscrezioni il Presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe già in mente un sostituto: Yoran Gutgeld, consigliere economico del premier.

Ma davanti ai problemi sollevati da Cottarelli il Governo non può certo dormire sonni tranquilli. La finanza pubblica è vicina al disastro e nessuno sembra aver fatto bene i conti in proposito. Il taglio delle stime sul Pil inoltre ha creato un buco di circa 4 miliardi. La pressione dell’opposizione (Grillo e Brunetta in primis) comincia a diventare sfiancante. E in autunno il Governo rischia il tracollo.


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