
Per far la spesa a meno che non ci si vuole coccolare con sapori famigliari, rassicuranti, bisogna essere predisposti all’ avventura, bisogna avere quel preciso momento quel non so chè che spinge a uscire dal tracciato ed esplorare mondi nuovi, fare scoperte ed esperienze gastronomiche impensabili fino a qualche anno fa. Già io che ero avvantaggiata avendo ormai nel mio DNA le cucine di due paesi e quando ho visto per la prima volta a un mercato di Milano per esempio le bamies aka okra non ho strabuzzato gli occhi dalla meraviglia, spesso mi trovo in seria difficoltà. Accade regolarmente quando entro nel negozio "etnico" di fianco al mio ufficio. Ci entro spesso, quasi tutti i giorni, non sempre compro qualcosa, la maggior parte delle volte lo faccio per ammirare stranezze di frutti e verdure, barattoli e scatole con dentro non so che cosa, insomma non sempre sono in mood per avventurarmi nelle cucine altrui. Soprattutto quando sono così distanti dalle mie 2 che richiedono parecchio impegno ed energie per tirare fuori qualcosa di decente.
Fortunatamente tanti prodotti sono versatili ed estremamente adattabili e così, non sostenendo ovviamente che il couscous sia un prodotto sconosciuto anche se non lo preparo spessissimo, eccolo in versione greca, fortemente ispirata da Yannis Loukakos

Una volto pronto, versarlo in un ciotola da portata e sgranarlo con una forchetta. Unire tutti gli altri ingredienti , mescolare e servire.
