Buongiorno ragazze/i! Dopo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde della scorsa puntata, ho scelto un altro romanzo simbolo del Decadentismo, stavolta si tratta di una delle più apprezzate opere di Gabriele D’Annunzio: “Il piacere”. Con un po’ di riluttanza mi tocca ammettere che non l’ho ancora letto, ma fa già parte della mia libreria, quindi prima o poi… Il libro narra la storia di un giovane aristocratico (Andrea Sperelli)cinico e dissoluto che intraprende un percorso di decadenza morale per inseguire i piaceri della carne. Un estratto: “Non potendo più conformarsi, adeguarsi, assimilarsi a una superior forma dominatrice, l’anima sua, camaleontica, mutabile, fluida, virtuale si trasformava, si difformava, prendeva tutte le forme. Egli passava dall’uno all’altro amore con incredibile leggerezza; vagheggiava nel tempo medesimo diversi amori; tesseva, senza scrupolo, una gran trama d’inganni, di finzioni, di menzogne, d’insidie, per raccogliere il maggior numero di prede. L’abitudine della falsità gli ottundeva la conscienza. Per la continua mancanza della riflessione, egli diveniva a poco a poco impenetrabile a sé stesso, rimaneva fuori del suo mistero. A poco a poco egli quasi giungeva a non vedere più la sua vita interiore, in quella guisa che l’emisfero esterno della terra non vede il sole pur essendogli legato indissolubilmente. Sempre vivo, spietatamente vivo, era in lui un istinto: l’istinto del distacco da tutto ciò che l’attraeva senza avvincerlo. E la volontà, disutile come una spada di cattiva tempra, pendeva al fianco di un ebro o di un inerte. Il ricordo di Elena talvolta, risorgendo d’improvviso, lo riempiva; ed egli o cercava di sottrarsi alle malinconie del rimpianto o piacevasi invece rivivere nella immaginazione viziata l’eccessività di quella vita, per averne uno stimolo ai nuovi amori. Ripeteva a sé stesso le parole del lied: “Ricorda i giorni spenti! E metti su le labbra della seconda baci soavi quanto quelli che tu davi alla prima, non è gran tempo!„ E ora le copertine. La mia preferita è la nuova edizione Giunti di quest'anno, e non è solo per il bell'uomo(!), ma anche per la camera dei miei sogni piazzata sullo sfondo *_* Tra le altre edizioni mi piacciono molto la Mondadori del 2001 a dx (chissà perchè nel 2001 ne sono uscite due versioni) e la BUR del 1990. L'immagine della cover Garzanti 2007 l'abbiamo già incontrata nella scorsa puntata sull'edizione Rusconi Libri del romanzo di Wilde. Anche la prima Mondadori 2001 e Selino's non si distinguono certo per originalità. Ce ne sono alcune davvero brutte, ma non voglio infierire...parlano già da sè.
Mondadori 1965 Mondadori 1992 Mondadori 2001 Mondadori 2001
Giunti 2009 Giunti 2012 Newton Compton 2007 Newton Compton 2010
Garzanti 2002 Garzanti 2007 Rusconi Libri 2009 Selino's 2008
BUR 1990 BUR 2009 Rizzoli 2011 La Biblioteca Ideale Tascabile 1995
Dalai Editore 2009 Einaudi 2010 Mursia 1990 Zanichelli 2009
A voi la parola! :)