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Covim marchia le donne come mucche

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Covim marchia le donne come mucche

Siamo alle solite! Ecco un’altra azienda che si pubblicizza usando il corpo femminile e ancora peggio marchiandolo come fosse un prosciutto o una vacca da latte con il logo della ditta con una violenza tale che non può passare inosservata, ancora peggio se notiamo che la marca e il claim sono posizionate sul fondoschiena comunicandoci che la donna è un oggetto! Questa è la prima pubblicità sesssita del 2012 che trovate sul sito dell’azienda Covim, segnalataci da Luisa Parodi dell’Associazione Usciamo dal Silenzio che scrive una lettera all’azienda:

Egr. Sigg.ri,

mi chiamo (Luisa parodi ) e faccio parte dell’associazione di donne Usciamo dal silenzio. e sono una consumatrice di caffè, un piacere che mi concedo sia a casa che in molti bar della nostra città. E’ con enorme disappunto che mi sono imbattuta, nel vostro sito, nella vostro foto che mi par di intendere sia il leit motiv della vostra compagna pubblicitaria: la donna voltata di spalle, intendo. Ad una prima analisi, per me, consumatrice di genere femminile, mi balzano agli occhi i seguenti punti:

1) la donna è di spalle e manca della testa: le è negata l’identità

2) per pubblicizzare il caffe’ il corpo nudo di donna è inappropriato e sessista

3) la donna ha tatuato sul corpo il logo: viene quindi usata come cartello pubblicitario

4) la fiammella e la scritta sono inequivocabilente posti all’altezza dei glutei della donna: il piacere espresso è servito..

Va da sè, quindi, che da oggi non comprero’ piu’ il vostro caffè, nè ne consumerò in quei bar che pubblicizzano il vostro prodotto. Come consumatrice/cliente di genere femminile non posso contribuire a che l’immagine del corpo di donna sia cosi’ depauperizzato del valore intrinseco che ha, sbeffeggiato e umiliato. E va da se che da oggi apriro’ una campagna di boicottaggio del vostro prodotto. La rete e il movimento delle donne  presente nella nostra città  e non solo che andremo a contattare   fortunatamente sono anni luce avanti rispetto alle vostre immagini e i messaggi sessisti e stereotipati veicolati con esse. In attesa di un Vs cortese cenno di riscontro etcetcetc

luisa Parodi presidente ass. uds….

Ci uniamo che noi alla denuncia dell’ennesimo sfruttamento del corpo femminile in pubblicità, causa dell’arretramento della condizione femminile nel nostro Paese.

Mary



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