Magazine Cultura
Latent, febbraio 2011
Wrong PianoFlirted With You All My LifeSee You AroundBetty LonelySquare RoomLadleSupernaturalWest Of RomeStrange LanguageWe Hovered With Short WingsWhen The Bottom Fell Out
canzoni di Vic Chesnuttregistrato alla Clubhouse di Toronto (Canada) da:
Margo Timmins: voceMichael Timmins: chitarra, voce Peter Timmins: batteria e percussioniAlan Anton: basso
con: Joby Baker: piano e tastiereJeff Bird: mandolinoDave Henry: violoncelloTania Elizabeth: fiddleAaron Goldstein: chitarra solista su (2)...
When I write about Cowboy Junkies and Vic Chesnutt I don’t really know what I’m saying…Dei Cowboy Junkies ho solo due dischi, e sulla copertina di entrambi compare la parola Trinity. Di Vic Chesnutt dischi non ne ho, però in uno di quei due dischi dei Cowboy Junkies canta una canzone. Dei Junkies so che sono una band indie canadese, sulla scena dai tardi anni ottanta, con un piccolo seguito di culto al di fuori del loro paese, noti soprattutto per i due citati episodi delle Trinity Session. Formati da tre fratelli, la bella Margo Timmins alla voce, Michael alla chitarra (produzione e di solito autore delle canzoni), Peter alla batteria e l’amico Alan Anton al basso, più un Jeff Bird presente in tutti i dischi ma dato sempre per ospite. Vic Chesnutt invece è un artista maledetto, cantautore acustico della Georgia, per la precisione di Athens (come i Drive-By Truckers). Paraplegico dai 18 anni a causa di un incidente stradale, suonava la chitarra acustica da una sedia a rotelle. Ha registrato sedici album dal 1990, senza successo di classifica ma creandosi una fama come “artista degli artisti”, fama rinforzata da un album tributo ad opera di artisti del mainstream come R.E.M., Joe Henry, Madonna, Indigo Girls… Si è tolto la vita nella notte di Natale del 2009 con un’overdose di farmaci. Fra i CJ e VC c’erano un’amicizia ed una condivisione artistica. Nell’autunno del 2006 Vic ha collaborato alla registrazione del disco Trinity Revisited dei Cowboy Junkies, e nacque allora l’idea di un album assieme. La morte impedì la realizzazione del progetto, ma solo in parte, perché nello scorso anno la band entrò in studio con una scaletta di canzoni di Vic da incidere, con cui realizzarono questo Demons (un titolo quanto mai calzante). Il disco è bellissimo. Innanzi tutto come tutti i dischi che una volta si rispettavano, ha una grande canzone orecchiabile a fare da ideale singolo: in questo caso è I Flirted With You All My Life, “ho flirtato con te tutta la mia vita”, parole con cui pare l’autore non si riferisse ad una ragazza ma al suicidio, o alla morte. A dispetto del tema angoscioso, la canzone è straordinariamente bella e gode di un arrangiamento azzeccato, costruito sul delicato incastro della chitarra e delle tastiere su un tappeto ritmico da metronomo, e con una voce femminile dalle sfumature soul. Non ho un’idea precisa di come suonino i dischi di Vic, da quanto ho sentito direi delicatamente acustici e con una voce sgangherata. I Cowboy Junkies non alterano la delicatezza degli arrangiamenti ma li cesellano con tocchi preziosi con la ritmica, la chitarra, le tastiere ed in un’occasione anche con una splendida sezione di fiati che porta alla mente i lavori del grande Van Morrison (When The Bottom Fell Out). Le canzoni hanno una forte personalità: See You Around, un lento con un crescendo soul che svetta nel coro: “non ho tempo per le dolcezze, o meglio non ci sono tagliato, ma ci vediamo in giro, ci vediamo in giro…”. La cupa Betty Lonely, Betty la solitaria, la cui storia la profonda voce di Margo Timmins incide come un tatuaggio sulla pelle, mentre i cori creano un’atmosfera malinconica e decadente alla Nick Cave. Square Room, una stanza quadrata, è immobile e stupita come lo sono spesso le canzoni della band, con quel groove che sviluppa la tensione che rende vivo questo disco. Ladie è un raga ipnotico ritmato dal basso e dalla batteria. We Hovered With Short Wings, ci alzammo in volo con ali corte, è un lento magico dallo sfondo intenso. Wrong Piano è un bell’inno. La citata When The Bottom Fell Out, introdotta da alcune parole di Vic ad un pubblici divertito, è un troppo breve soul lento alla Van Morrison. Leggo che Demons è uno dei dischi migliori dei Cowboy Junkies e paradossalmente forse il migliore di Vic Chesnutt. Di sicuro è un disco magico, malinconico e pieno di piacere al tempo stesso.
★★★★ (memorabile)Genere: indieLatent, 2011in breve: canzoni molto belle e malinconiche
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