Quando ero in prima media, oltre ai classici telefilm da ragazzina come Lizzie McGuire mi divertivo anche a vedere i cartoni animati, anche quelli prescolari. Nonostante la mia passione per il disegno fosse leggermente scomparsa quando avevo 11-12 anni per poi essere tornata di botto all'età di 13 anni, guardare cartoni era comunque un'attività piacevole. Sì, perchè credo che amare i film/serie TV d'animazione sia correlato anche all'amore per il disegno. Okay, quindi quando avevo 11 anni scoprii questo cartone animato chiamato Higglytown Heroes- 4 Piccoli Eroi e con mea culpa all'inizio mi piaceva anche, poi però guardandolo meglio scoprii che effettivamente aveva dei problemi.
Come ho già detto in passato, dire che un cartone fa schifo perchè ha un target prescolare (senza aver mai guardato il cartone in questione) o prendere in giro qualcuno perchè recensisce un cartone prescolare soltanto perchè è un cartone prescolare, è un atteggiamento stupido e bigotto...innanzitutto perchè i parametri per giudicare un cartone animato sono altri. Tra l'altro, prima di continuare volevo dire che anche Winnie the Pooh e La Pimpa in qualsiasi loro incarnazione, sono, ed è inutile negarlo, creazioni rivolte ad un pubblico prescolare, e quindi trovo deficienti le persone che mi hanno sfottuto per le prime recensioni che avevo fatto e in cui ci avevo anche messo tempo e passione. Non so se questo sia sessimo, dato che "un maschietto può recensire di tutto e una femminuccia nooooo", ma di sicuro lo è e non è giusto che ci sia (ah, sì, tra l'altro uno mi aveva sfottuto su un forum in cui non ero mai andata, ma vaffan....). Ci sono dei cartoni prescolari che possono piacere anche agli adulti, ma perchè i creatori erano convinti di quello che facevano al 100%. Ergo, i cartoni prescolari veramente belli (come Pepi, Briciola & Jo-Jo o La Pimpa) esistono e sono quelli che hanno un impatto positivo sia sui piccoli che sui grandi. I parametri per giudicare un cartone sono altri: originalità, qualità dell'umorismo (se è raffinato o escatologico), qualità delle morali, animazione, personaggi. Se almeno quattro di questi cinque parametri sono positivi, allora c'è poco da protestare o prendere in giro, perchè il cartone, lasciando perdere il pubblico a cui è stato originariamente rivolto, è un cartone valido e merita di essere guardato.
Tuttavia, Higglytown Heroes- 4 Piccoli eroi è un cartone piuttosto mediocre, anzi tra l'insufficienza e il mediocre. Vediamo di capire il perchè.
L'inizio degli anni 2000 è il periodo in cui i cartoni prescolari o comunque educativi hanno iniziato a decadere. Il motivo è evidente: i cartoni di questo genere da veri cartoni con una trama ben fatta e creativa, diventarono perlopiù dei "videogiochi animati" dove il personaggio diceva allo spettatore di seguire determinate istruzioni e faceva delle pause. Oppure, e questo è il caso di Higglytown Heroes, i cartoni prescolari diventarono ripetitivi fino allo stremo, le trame così programmate da risultare artificiose, come, mi dispiace dirlo, Pokèmon, Phineas and Ferb, Manny Tuttofare, Regular Show. Se nei cartoni precedenti, come PB&J Otter c'era un elemento ricorrente, ma comunque le trame mostravano una flessibilità e amavano prendersi qualche rischio, negli Higglytown Heroes non c'è nessun rischio intrapreso da parte degli autori.
- La trama
La trama degli episodi è praticamente questa con pochissime variazioni: è una nuova giornata ad Higglytown- canzone (assolutamente dopo pochi secondi)- problema- Twinkle ha un'idea e la disegna- l'idea fa schifo- tutti chiamano un eroe- l'eroe risolve il problema al posto dei ragazzini- i ragazzini imparano qualcosa- fine. Dunque, se chiunque volesse vedere questo cartone, un episodio o due bastano per farsi un'idea...
- Ma...i cattivi dove sono?
I cartoni prescolari non hanno mai brillato per la presenza di cattivi, anzi i cattivi sono sempre sembrati un elemento scomodo. Ma se almeno PB&J Otter aveva la decenza di presentare dei personaggi antipatici, i barbonicini Snobbini, che si atteggiavano come i classici bambocci viziati della classe media occidentale, quindi, sì, ricchi ma mediocri di valori e sentimenti e addirittura in un episodio dedicato allo sport c'era una squadra di lupacchiotti veramente estremisti, ad Higglytown invece non c'è nessuno e dico nessun cattivo! Sono tutti così buoni, non c'è nessuno che abbia nemmeno un pizzico di antipatia. PB&J Otter almeno era realistico nel fatto che nella vita media dei bambini di 3-8 anni qualche antipatico si può incontrarlo, ma il mondo degli Higglytown Heroes è così stucchevolmente perfetto, che...noia!
- Alcune mini recensioni di alcuni episodi
E poi l'episodio natalizio.... veramente una gran troTata per non dire di peggio. Non mi da fastidio il fatto che Babbo Natale esista in un mondo di fantasia (a patto che il cartone in questione NON sia educativo, ma solo per divertire), ma se l'episodio in questione tratta il Natale solo come caVOLata puramente commerciale, solo come la festa dei regali e scarta l'aspetto Cristiano della faccenda (ovvero la compassione per il prossimo, per i più deboli), allora nella maggior parte dei casi è BOCCIATO su tutta la linea (tranne in casi di cartoni adulti come Futurama o American Dad). Inoltre il fatto che nell'episodio Natalizio l'elfo risolva tutto con la sua polverina magica e porti tutti al Polo Nord... okay, va bene, è un cartone animato...ma NON è una cosa con un valore educativo e se avessi vicino a me un bambino di quattro anni che vede l'episodio gli direi:
"Non crederci, è solo uno stupido cartone!" . Io supporto la fantasia, quella vera, quella bella, quella creata per insegnare morali vere, e non quelle stronzate come Babbo Natale che sono create solo per proteggere i bambini sotto una campana di vetro e per vendere giocattoli in più (tra l'altro giocattoli creati da gente sfruttata in Cina. Mi ricordo che nel 2005 la Disney ad Hong Kong trattava malissimo dei suoi operai e li faceva dormire per terra. è vero, non è l'unica, però quando guardiamo certe cose, pensiamo anche ai retroscena. Higglytown Heroes è della Disney e la Disney ha interesse a far vendere i giocattoli, quindi 2 più 2 fa quattro). Babbo Natale ci può stare solo se viene fatta una satira su di lui, come nei Futurama, oppure se il mondo in cui il cartone è ambientato si capisce da un miglio di distanza che è fantasioso al 100%, oppure se nei cartoni educativi è relegato ad un ruolo molto secondario e i veri valori del Natale (compassione, amore per il prossimo) sono messi in luce.
Ah, e poi c'è un episodio dove i ragazzi devono portare 100 cose o qualcosa/qualcuno che rappresenti il numero 100, e in quell'episodio c'è la vecchia nonna di Twinkle e Wayne che ha appunto 100 anni, e i due non riescono a capirlo subito...deve farsi avanti lei! Questo forse è anche decente come episodio, però Twinkle e Wayne potevano essere più svegli e chiedere alla nonna la sua età...
E in un altro episodio, per fare un regalo alla mamma ammalata, chiedono l'aiuto di un pittore! Ma dico, capisco che i personaggi sono bambini piccoli, ma se io fossi stata una madre, avrei apprezzato di più un pensiero, anche grezzo di mio figlio, che una cosa artificiosa fatta da un pittore!
- Pizza Boy
Negli Higglytown Heroes c'è un personaggio ricorrente chiamato Pizza Boy, un fattorino delle pizze circa sulla ventina. Trovo Pizza Boy un personaggio piuttosto inquietante, dato che ogni volta che può va a giocare con i quattro bambini. Mi ricordo di un episodio dove lui e i bambini andavano sullo slittino insieme. Insomma, non so se avete visto la recensione di Nostalgia Critic del film degli Orsetti del Cuore (cercatela con i sottotitoli in italiano, fa morire dal ridere!), ma comunque sia Pizza Boy è il Signor Cherrywood di Higglytown.
- La grafica e l'animazione
- Perchè è quasi mediocre e non fa schifo al 100%?
VOTO FINALE DIHIGGLYTOWN HEROES
4 e mezzo/10