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Creare un blog di successo – Lezione 9

Da Sulromanzo

formulare titoliDopo avere compreso come organizzare le pubblicazioni di un blog grazie a un calendario, introduciamo un nuovo argomento di cui si dibatte da anni, nonostante, in verità, sia complesso definirne in maniera esaustiva i microsettori. Per quale motivo?

Se scrivo Seo, con tutta probabilità la maggior parte di voi sa a che cosa corrisponde, perlomeno in modo grossolano. Non sono un esperto di Seo, tuttavia negli anni ho imparato a trattare l’argomento con crescente serietà, soprattutto osservando risultati concreti, frutto di numerose sperimentazioni che nel mio caso iniziarono nel 2002 con un vecchio blog.

Iniziamo dai primi elementi di un post: il titolo.

Il titolo non è soltanto importante perché concede al lettore di sapere di che cosa si andrà a parlare nel post, o almeno un possibile percorso argomentativo, anche se scopriremo quanto si possa giocare con le ambiguità per altre ragioni (lo faremo nella prossima lezione), ma è altresì importante per la sua capacità di coinvolgere e trattenere l’occhio dell’utente, affinché non passi celermente a nuovi link e informazioni.

Vi sono tre caratteristiche sulle quali soffermarsi:

1-   Contenuto

2-   Comunicazione

3-   Motori di ricerca

L’intreccio proficuo fra i tre elementi genera l’optimum, nessuno deve essere escluso.

Contenuto

Chi legge un post dovrà subito avere chiaro l’argomento che si tratterà, in una sola riga affiorerà il nucleo del post. Servono essenzialità e parole idonee.

Il primo consiglio è di non scrivere titoli lunghi; quanto più lungo è il titolo, tanto più il lettore percepisce l’idea di complicazione, non di complessità, in breve un ostacolo alla lettura. Non eccedete la decina di parole.

Non siate pomposi, a meno che non vi sia un motivo peculiare spiegato poi nel post (delicata questione dare l’idea che vi sia un motivo…). Il lettore vi riterrà presuntuosi più che barocchi, una buona soluzione per allontanarlo in pochi secondi.

Il contenuto, in sostanza, dovrà essere chiaro. Chiarezza è la parola giusta. O almeno donate l’idea all’utente che quanto letto nel titolo sia chiaro...

Comunicazione

Il titolo potrebbe presentarsi come una frase neutra, come una domanda, come un’esclamazione, potrebbe essere seguito da alcuni punti di sospensione, ma potrebbe contenere numeri e abbreviazioni. Le possibilità di comunicazione sono innumerevoli. E non trascurate il fatto che anche l’ordine delle parole è importante.

Quattro esempi di uno stesso contenuto.

a-   Andavo in bicicletta e comparve un gatto nella strada

b-   Uno non può andare in bicicletta che un gatto…

c-   Sulla bicicletta contro un gatto

d-   Maledetto quel giorno! Il gatto e la bicicletta

e-   1 gatto + 1 bicicletta uguale?

Con poche differenze si può stravolgere la comunicazione di un contenuto. Riflettete sull’opportunità di coinvolgere il lettore sperimentando nella formulazione dei titoli.

Motori di ricerca

Subito un esempio concreto. Accedete alla pagina di Google e scrivete “Sul Romanzo” (virgolette incluse), invio. Troverete che “Sul romanzo” raccoglie circa 157.000 risultati. Tanto o poco? Non ci interessa in questa prima analisi, ciò che invece deve interessarvi è che ogni parola cercata sui motori di ricerca ha un risultato in termini quantitativi. Questo vi permetterà di farvi un’idea sulle parole frequentate dagli utenti. Provate a fare qualche prova, cercate le parole che utilizzate maggiormente nel vostro blog, confrontatele.  

Accanto alla barra centrale, non dimenticate di sperimentare sfruttando anche la voce “Ricerca avanzata”, dove potrete filtrare i risultati a seconda delle necessità.  

google trends ricerche
Due strumenti che vi presento e dei quali non potrete più fare a meno sono Keyword Tool - Google Adword e Google Trends.

Keyword Tool – Google Adword vi permetterà di cercare un concetto (una o più parole) e scoprire una serie di statistiche davvero molto utili per la crescita del vostro blog: la concorrenza, le ricerche mensili globali, le ricerche mensili locali, ecc. Vi sono le “opzioni avanzate e filtri” che andranno a completare i vostri più particolari bisogni.

Inoltre, c’è la possibilità di stimare il traffico, calcolando il CPC medio, la posizione annuncio, i clic giornalieri, ecc.

Se partecipate al programma Google Adword avrete maggiori funzioni da utilizzare.

All’inizio Keyword Tool sembra complicato, sperimentate, aggiungete opzioni e filtri, solo il tempo vi dimostrerà quanto utile sia tale strumento per creare un blog di successo.

Google Trends vi permetterà invece di aggiungere altre preziose informazioni alle vostre ricerche, scoprendo nuovi confronti di statistica, come l’andamento temporale di una keyword sulle ricerche. Vi consiglio la pagina about per capirne di più, peccato sia solo in lingua inglese.

Mai sottovalutare la mutazione ciclica di una parola chiave nel tempo.

Per i più esigenti esiste anche Google Trends for websites.

Invece per i più curiosi c’è Google Insights, un altro strumento ancor più articolato per confrontare ricerche incrociate.

Amalgamate contenuto, comunicazione e motori di ricerca, avrete così il titolo perfetto o quasi per ogni post.

Alla prossima lezione.


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