Siepe di nandina: caratteristiche
La siepe di nandina è composta da arbusti sempreverdi originari del continente asiatico. La nandina, infatti, è una pianta appartenente alla famiglia delle Berberidacee diffusa soprattutto in Asia orientale, dall'Himalaya fino al Giappone. Può raggiungere i due metri di altezza e possiede un fogliame lucido e cangiante: a seconda della stagione, la tonalità delle foglie varia dal rosa al rosso fino al verde intenso e al viola. La fioritura avviene alla fine della primavera e produce infiorescenze di piccoli fiori bianchi; verso la fine dell'autunno compaiono bacche di colore rosso intenso. Queste peculiarità rendono la nandina particolarmente adatta alla creazione di siepi ornamentali per dividere e decorare aiuole e piccoli angoli del giardino o del terrazzo.
Siepe di nandina: coltivazione
La siepe di nandina attecchisce bene sia in vaso che in pieno campo: può quindi essere impiantata indifferentemente in giardino o sul terrazzo. Il terreno deve essere ricco e fertile ma al tempo stesso leggero: una miscela di terriccio, sabbia e torba rappresenta in questo senso la soluzione ideale. Mentre assicura alle piante un nutrimento completo, infatti, questo tipo di substrato garantisce un drenaggio ottimale evitando i ristagni di umidità. Nella fase della messa a dimora è possibile concimare con stallatico o altro concime organico. Gli arbusti devono essere collocati ad una distanza di circa 60 cm gli uni dagli altri per consentire loro di svilupparsi pienamente. Per favorire al meglio la fioritura e la fruttificazione è consigliabile scegliere un'esposizione soleggiata o a mezz'ombra.
Siepe di nandina: le cure
La siepe di nandina ha una spiccata resistenza alle basse temperature e non necessita di molte cure. Gli esemplari coltivati in vaso, però, hanno una maggiore sensibilità alle variazioni climatiche: all'arrivo del primo freddo autunnale, quindi, è consigliabile collocarli in un luogo riparato. L'esposizione al sole diretto è necessaria almeno per un paio d'ore al giorno: la nandina, infatti, ha bisogno di luce per poter fiorire e fruttificare. L'irrigazione deve essere abbondante solo dopo la messa a dimora e nei periodi di siccità: in condizioni normali, invece, questa pianta può resistere a lungo con il solo apporto delle piogge. Una concimazione annuale, da effettuarsi in autunno, arricchisce il terreno e mantiene la pianta in buona salute: a questo scopo, lo stallatico rappresenta la scelta migliore.
Creare una siepe di nandina: Siepe di nandina: le malattie
La siepe di nandina è generalmente resistente ai parassiti ed alle malattie; i suoi arbusti, però, sono molto suscettibili ai ristagni idrici provocati da innaffiature abbondanti ed eccessivamente frequenti. Una quantità di acqua superiore alle effettive necessità della pianta, infatti, può esporre le radici all'insorgenza del marciume e di altre patologie fungine. L'attacco di questo tipo di agenti patogeni si manifesta con un disseccamento del fogliame, al quale segue un progressivo deperimento di tutta la parte aerea. Generalmente, la migliore strategia contro queste malattie è costituita da una scrupolosa prevenzione, che prevede un'irrigazione moderata e poco frequente ed una accurata disinfezione delle attrezzature vivaistiche. In alcuni casi, la siepe di nandina può essere infestata da acari e afidi: questi insetti possono essere debellati con prodotti chimici facilmente reperibili in commercio.