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Creati in laboratorio spermatozoi funzionali da cellule staminali

Creato il 03 marzo 2016 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Alcuni studiosi cinesi hanno riprogrammato cellule staminali embrionali di topo, originando spermatozoi capaci di fecondare e generare a una prole in salute.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

Uno studio condotto da un team di ricerca dell’Istituto di Zoologia dell’Accademia delle scienze cinesi è arrivato a crearei n laboratorio da cellule staminali embrionali  spermatozoi in grado di fecondare  cellule uovo, che a loro volta hanno generato una prole sana e fertile a embrioni sani e progenie di piccoli fertili. Una ricerca che potrebbe risolvere alcuni problemi che oggi sono d’ostacolo per l’infertilità negli esseri umani.

I ricercatori hanno elaborato un approccio innovativo, che comprende differenti fasi, arrivando infine alla creazione in laboratorio di spermatozoi funzionali: il metodo è in linea  con gli  standard presentati da un comitato di esperti di biologia riproduttiva e per potrebbe essere un primo passo per un miglioramento della cura dell’infertilità maschile. In primo luogo, nella sperimentazione si è proceduto all’esposizione delle cellule staminali embrionali delle cavie a un insieme di sostanze chimiche grazie alle quali si sono modificate in cellule germinali primordiali. Successivamente, tali cellule sono state a loro volta esposte a cellule di testicolo e a ormoni sessuali come il testosterone, così da imitare l’ambiente naturale in cui abitualmente si trovano. All’interno di questa situazione, le cellule germinali primordiali derivate dalle cellule staminali embrionali hanno conosciuto una meiosi completa, generando spermatozoi con cromosomi e DNA nucleare normali.

Per essere sicuri in modo inconfutabile della meiosi, gli studiosi hanno poi iniettato gli spermatozoi in cellule uovo di topo e trasferito gli embrioni in una femmina. Così facendo, gli embrioni sono cresciuti normalmente, dando origine a dei piccoli completamente sani.

A questo punto, il prossimo passo per la ricerca potrebbe essere quello di usare la medesima piattaforma e le stesse modalità per studiare il meccanismo molecolare che presiede alla meiosi in modo da poter, in futuro, tentare una sperimentazione sui primati e, nel caso di risultati positivi, sugli esseri umani, dando nuove speranze per agli uomini infertili.

Fonte: “Le Scienze”


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