di Gabriele Pintaudi —> http://riscoprirsigabriele.blogspot.it
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Non hai bisogno di credere a niente, perché il credo è sintomo di insicurezza. Non mi riferisco solo al credo religioso, ma ad ogni sentenza fissa sulle cose. Un ateo è credente quanto un credente. Chi può dimostrare l’esistenza di Dio? chi può non dimostrarla? e dell’aldilà? dell’amore? e dei fantasmi? e degli alieni? e degli elfi e hobbit?
Ad esempio, una persona da “materialista” diventa “spirituale”, ma ha solo cambiato squadra del cuore. Non c’è stato un reale passo avanti, il passo è stato fatto di lato. Qualcuno inizia a credere o smette attraverso le esperienze fatte, ma non potrà mai dimostrare oggettivamente l’esistenza o la non esistenza di qualcosa.
Libertà è non credere a niente, ma questo stato non ha a che fare con una visione polemica, ma con la semplice apertura senza sentenze fisse.
Ad esempio, se vedo qualcosa che somiglia ad un fantasma, non dirò “allora i fantasmi esistono”, cercando di convincere chi non ci crede. E se fosse stata una visione? e se il mondo che conosco fosse tutto un ologramma? tutto esiste e non esiste contemporaneamente.
Allora i geni dicono “credi in te stesso”. Te stesso, chi? Quello che quando si alza la mattina vuole tornare con l’ex, ma il pomeriggio ci ripensa? quello che si incazza e poi se ne pente? quello che decide di iniziare un percorso di studi, una dieta, e poi la interrompe? chi dei due, dei tre, e dei quattro? Te stesso, chi???
Quindi anche il “credi in te stesso” è un’altra forma di insicurezza. Non esiste nessun te stesso, almeno fin quando la persona non costruisce/riscopre dentro di sé un centro. Quando lo fa, scopre che può vivere benissimo senza il bisogno di credere, perché ha tutto ciò che gli serve.
Allora i geni dicono “credi in te stesso”. Te stesso, chi? Quello che quando si alza la mattina vuole tornare con l’ex, ma il pomeriggio ci ripensa? quello che si incazza e poi se ne pente? quello che decide di iniziare un percorso di studi, una dieta, e poi la interrompe? chi dei due, dei tre, e dei quattro? Te stesso, chi???
Quindi anche il “credi in te stesso” è un’altra forma di insicurezza. Non esiste nessun te stesso, almeno fin quando la persona non costruisce/riscopre dentro di sé un centro. Quando lo fa, scopre che può vivere benissimo senza il bisogno di credere, perché ha tutto ciò che gli serve.