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Credito al consumo, più chiarezza e trasparenza con le nuove regole dell’Unione Europea in vigore da oggi

Da Mrinvest

Credito al consumo, più chiarezza e trasparenza con le nuove regole dell’Unione Europea in vigore da oggiOggi entrano in vigore le nuove regole dell’Unione Europea a proposito di credito al consumo. Il decreto legislativo 141 del 13 agosto 2010, che allinea l’Italia alla normativa europea sul credito a consumo (direttiva 2008/48/CE), diventa finalmente operativo anche da noi, facendo ordine in un campo con poca trasparenza.
Tra le tante novità della riforma, che mira ad una maggiore chiarezza delle informative degli istituti finanziari, garantendo al consumatore il diritto ad una scelta consapevole,  c’è la possibilità di ripensarci e recedere dal contratto (già firmato) con una semplice procedura. La nuova legge

dovrebbe portare uniformità e regole comuni a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea in tema di finanziamenti. Che cosa cambia dunque per la clientela interessata a richiedere un finanziamento?
Con le nuove regole sul credito al consumo, innanzitutto cambiano le soglie di accesso. Il credito al consumo prima prevedeva un limite di accesso attorno ai 30.000 euro, mentre ora i contratti compresi nella nuova normativa vanno da un minimo di 200 ad un massimo di 75.000 euro.
Chi ricorre al finanziamento avrà diritto di recesso: potrà recedere dal contratto di finanziamento entro 14 giorni dalla firma senza dover fornire motivazioni o pagare delle penali.
Inoltre il consumatore potrà svincolarsi dal contratto anche in caso di inadempimento del fornitore se, per esempio, il prodotto o servizio non viene consegnato o presenta dei difetti. In questo caso si parla di “diritto alla risoluzione del prestito”. Il cliente potrà quindi fermare il pagamento delle rate e ottenere il rimborso di quelle già pagate.
A questo proposito grande importanza avrà il collegamento negoziale, ossia il rapporto tra il contratto di acquisto e quello di finanziamento: al decadere del primo decade pertanto anche il secondo.
Le nuove regole riguardano i prestiti personali, quelli finalizzati all’acquisto di un determinato bene, la cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Ma è bene ricordare che, anche se attiva da oggi, la concreta applicazione della legge probabilmente avverrà nel 2011. Bisognerà infatti attendere le indicazioni della Banca d’Italia, che avrà tempo 120 giorni per emanare la normativa di dettaglio. Inoltre, gli intermediari finanziari disporranno di altri 90 giorni per recepirla.


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