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Crema, area Stalloni: dieci medici di base dicono no e non collaborano. E nel quartiere di Crema Nuova, nell’incontro fra giunta e cittadini, emerge il bisogno di sicurezza

Creato il 07 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La politica ormai è fatta così. Molto è cambiato e se cittadini, professionisti, persone di ogni qualità non collaborano col Comune è difficile che poi i servizi funzionano. Non si può più restare passivi. Non è solo questione di finanziamenti che mancano agli enti locali, ma di uno stile nuovo di convivenza in una società assai cambiata a causa dell’immigrazione, dell’integrazione europea, della nuova globalizzazione. Il mondo è cambiato e anche i paesi e le cittadini.

Eppure su dieci medici di base interpellati dal sindaco di Crema, nessuno si è detto disponibile a prestare servizio nei quartieri, con ambulatori offerti gratuitamente. Si tratta del progetto di riqualificazione dell’area Stalloni, uno degli interventi più importanti dell’amministrazione Bonaldi, in sinergia con altri soggetti. Ben 1.500 metri quadrati di social housing per anziani e famiglie che hanno bisogno di assistenza anche sanitaria, inevitabilmente, avendo passato i 75 anni. Il servizio è dei più avanzati: permette a chi più di 75 anni di vivere a casa propria, di non essere isolato e di ricevere assistenza, vivendo in società, non in una casa di riposo costosissima, confrontando pensioni e rette e crisi del sistema sociosanitario non solo lombardo. Il progetto è innovativo, tra quelli proposti dalla Regione: occorre però anche la disponibilità dei medici. E su dieci nessuno ha risposto. Ne ha parlato il sindaco Stefania Bonaldi durante l’incontro di ieri sera a Crema nuova. Dove emerge di nuovo un tema: il bisogno di sicurezza. Sempre più difficile! Ecco il testo reso noto dal sindaco Stefania Bonaldi sulla sua pagina Facebook poco fa.

Grazie, ieri sera, alla cinquantina di abitanti di Crema Nuova che ci hanno accolto presso il Cinema, grazie a Giovanna che ha organizzato la serata e a don Angelo per la cordiale ospitalità. Io ho introdotto la serata spiegando le ragioni della nostra presenza, che non è un “atto dovuto” dopo le elezioni ma l’inaugurazione di un percorso e di uno stile che caratterizzerà tutto il percorso amministrativo. Sono partita dall’attenzione alla persona, che è al centro del nostro programma amministrativo, nelle varie fasi di età e dalle azioni mosse da subito in questa direzione. Preponderante, nel quartiere nel quale si concentra il maggior numero di anziani ultrasettantacinquenni, il tema della terza età. Ecco anche il senso del progetto di riqualificazione dell’ area Stalloni, che prevede 1500mq di social housing per anziani e famiglie, ma anche la presenza dei medici di base nei quartieri. Ho spiegato che nei mesi scorsi abbiamo scritto a 10 giovani medici di base per chiedere loro disponibilità a un servizio medico in alcuni quartieri, mettendo loro a disposizione gratuitamente gli ambulatori. Non abbiamo ricevuto una, dico una, risposta. Ho investito l’ASL di questo problema che ovviamente penalizza anziani e persone fragili. Numerosi gli interventi del pubblico in sala, diversi i temi: molto sentito quello della sicurezza, a maggior ragione per recenti episodi di furti in appartamento. La richiesta, esplicita, quella di una presenza maggiore delle Forze dell’Ordine. Ho spiegato che proprio ieri ho predisposto la direttiva che avvia all’operatività la figura del vigile di quartiere, che per ora sarà operativo ai Sabbioni, Santa Maria e Ombriano. Tuttavia porterò la questione all’attenzione delle Forze dell’Ordine.
Altra questione cui gli abitanti si dimostrano sensibili è la viabilità . Dito puntato su via Manini, dove manca il marciapiede ed è impossibile transitare con passeggini o carrozzine e tutti sono costretti a camminare in mezzo alla strada. Certo, bisogna far rispettare le regole, magari dando più multe, ma occorre intervenire, come ha spiegato l’ass. Maria Beretta, anche cambiando la mentalità della gente. E’ un problema di educazione e rispetto. Per questo abbiamo proposto che Crema entri nella rete delle Città educative, affinchè i cittadini diventino, da soggetti passivi e fruitori di servizi, a soggetti attivi e responsabili a favore del bene comune. Anche Via Braguti non passa indenne dall’occhio critico dei residenti. L’assessore alla Mobilità Giorgio Schiavini ha accolto le proteste dei genitori dei bambini delle Scuole Elementari di via Braguti ammettendo che la mattina è un vero caos; sono in corso valutazioni, con alcune sperimentazioni proprio in questi pomeriggi, per chiudere il tratto di accesso alla scuola alle auto. Una soluzione che favorisce una mobilità più sostenibile che è la linea direttrice a cui tendiamo. Altro problema, la fontana di Piazza Fulcheria, che ha costanti problemi derivanti dalla stagnazione dell’acqua per cui necessita di una manutenzione costante, molto costosa per il Comune e di scarsa efficacia. L’assessore ai Lavori Pubblici , Fabio Bergamaschi ha chiesto agli abitanti , in nome della ricerca di soluzioni il più possibile condivise, di collaborare nella scelta sulle sue sorti. Dovremo pensarci bene: la fontana rimane un simbolo di bellezza all’interno della piazza, qualcuno ha ipotizzato di trasformarla in fioriera, altri hanno chiesto ulteriori verifiche sul sistema di filtraggio delle acque. Atteggiamenti comunque comprensivi, costruttivi, responsabili. Anche ieri sera, un confronto civile e proficuo, alla pari, che ci incoraggia e ci spinge a continuare lungo questa strada.


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