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Crema, i fracassoni del centro storico fanno maledire Monti. Ieri incontro con la giunta, snobbata dai residenti ideologici

Creato il 31 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Incredibile. La giunta comunale viene sotto casa tua e tu non vuoi parlare perché la sinistra vuol far pagare le tasse e far rispettare il principio di legalità, perché sei ideologico e volevi anche i condoni fiscali di Berlusconi, eh? Poi ci si lamenta del Comune che non è attento, non fa, non interviene. L’approccio della giunta Bonaldi invece è del tutto laico e amministrativo, senza la minima forzatura politica. Chi scrive però nutre seri dubbi sulla sensibilità dei residenti del centro, spesso molto prevenuti. Le persone che hanno voluto confrontarsi con gli amministratori comunali saranno certo tenuti in considerazione. Questa è una delle caratteristiche più apprezzabili del rinnovamento che il Comune di Crema sta mettendo in pratica. Ma bisogna crederci insieme, magari evitando di dire che liberalizzare è di sinistra se no ai cittadini viene in mente Mario Monti e sono guai. Ed emergono i fracassoni del centro storico, sempre loro.

L‟incontro della giunta con i vari quartieri della citta‟ è sempre stato un momento molto apprezzato dai cittadini. Possibilità di conoscere chi è al governo e, nello stesso tempo, sottoporre problematiche e desideri. Inspiegabilmente e, a differenza di tutti gli altri quartieri, dove la gente ha partecipato numerosa sollecitando interventi in ogni zona interessata, ieri sera all‟Oratorio di San Luigi, si sono presentate poche persone. I presenti hanno tuttavia avuto il privilegio di avere a disposizione, per tutta la serata, i componenti della giunta al completo (assente giustificata solo il sindaco Stefania Bonaldi). Clima informale in cui i residenti delle vie del centro hanno potuto esprimere, con dovizia di particolari, il disagio riguardante la zona nella quale vivono.
La serata si è avviata con un breve giro di presentazioni in cui ciascun assessore ha spiegato, per la parte di cui è competente, quello che è stato fatto finora e quello che ha intenzione di realizzare; non mancando di sottolineare la sfida quotidiana che ciascuno è chiamato a combattere per i tagli continui e consistenti alle risorse economiche del Comune e per il disagio socio-occupazionale che è in continua crescita.
La parola è poi passata ai residenti. Tra i problemi che sembrano affliggere il centro vi è quello dell‟abbandono nelle ore notturne e del disturbo che arrecano, alla quiete pubblica, i locali che tengono aperto fino alle due di notte.
Una delle vie incriminate è via Piccinardi . “ Tutti i giorni – lamentano alcuni residenti della zona – da ormai vent‟ anni siamo costretti a non dormire, causa schiamazzi notturni di chi si ferma fuori dal locale oltre le due di notte. Siamo asserragliati in casa con tappi e qualsiasi accorgimento per attutire i rumori che inevitabilmente sente chi abita sopra il locale. Non sappiamo cosa sia il silenzio di notte. Siamo disperati.! Con le liberalizzazioni volute dal governo Monti il locale tiene aperto anche il lunedì‟ che prima era considerato giorno di chiusura. Senza contare che, alle 4 del mattino, passano i camion per la pulizia delle strade. Non viviamo più!”.
Un grido di dolore forte che non lascia indifferenti i componenti della giunta.
Un‟ altra incalza: “ Il centro ha due anime, quella diurna dove si esprime la parte più sana della città di chi lavora e vive tutti i servizi che Crema sa offrire e quella notturna, dove vige il più totale abbandono e si diventa ostaggio del popolo della notte. Non esiste alcun tipo di controllo. Forse l‟errore è aver dato il permesso di aprire i locali notturni in luoghi abitati ed in centro città”. L‟assessore al Commercio e Attività Produttive, Morena Saltini, spiega che, del problema l‟Amministrazione si è già fatta carico e che non sono solo gli abitanti del centro a lamentarsi, ma ogni quartiere della città in cui i residenti si trovano nelle vicinanze dei locali.
“ L‟amministrazione – afferma l‟assessore – non può negare la licenza di apertura di un locale a chi ha le carte in regola per aprire. Può al massimo intervenire imponendo la chiusura alle 24, invece che alle 2, qualora il locale fosse troppo rumoroso. Ma mi pare di capire che, in questo caso il rumore proviene da chi si trova fuori dal locale, non all‟interno. “

Un problema di non facile soluzione in cui confliggono gli interessi di chi lavora offrendo momenti di svago serali e chi legittimamente chiede di godere del meritato riposo dopo una lunga giornata di lavoro.
Dopo vent„ anni i residenti sono rassegnati. Non vedono soluzione. Ma la giunta non demorde. Alle sfide si sono ormai abituati e l‟impegno è quello di non abbandonare gli abitanti al triste destino ma di trovare una modalità per migliorare, anche di poco, la vita di questi cittadini esasperati.

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