Magazine Informazione regionale

Crema, incomprensibile soppressione dello sportello postale del quartiere S. Maria della Croce. Sconcertante piano nazionale di Poste Italiane: più di mille uffici da chiudere!

Creato il 12 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Poste Italiane vuole chiudere 1156 uffici postali perché li ritiene improduttivi: 174 sportelli in Toscana, 134 in Emilia, 100 in Calabria, 96 in Campania. A questi si vanno ad aggiungere 638 sportelli da razionalizzare, cioè da tenere aperti sono in pochi giorni la settimana. Sembrano numeri ma sono guai, disastri, problemi di vita quotidiana imposti dall’alto da parte di un’azienda per nulla in difficoltà economica. Una stima precede la mannaia di Sarmi. Si ritiene infatti che le Poste possano tagliare venti milioni di euro di spese. Sembra molto? L’utile netto dell’azienda, nell’ultimo bilancio, è stato di 846 milioni. Vuole stabilire un record, questo Sarni? E i disabili che vivono nei piccoli paesi di montagna? E gli anziani che devono andare in posta a ritirare la pensione, già torturati da uno Stato che da sociale diventa anti-sociale?L’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, ha subito evidenziato la necessità che ogni chiusura o razionalizzazione avvenga “in collaborazione con gli enti interessati”, e non unilateralmente. I sindacati del settore Slp-Cisl e Slc-Cgil, intanto, promettono battaglia, anche perché sul tavolo della trattativa ci si sono anche 1.763 esuberi nel settore “Recapito”. Una calamità nazionale che si aggiunge alle altre. A Crema poi è un periodo d’oro per le notizie di pessimo gusto.

Dopo il rischio di chiusura tribunale, anche lo sportello postale “anti-economico” di via Battaglio, nel quartiere Santa Maria della Croce, la cui soppressione è già stata decretata senza appello. Curiosamente Santa Maria della Croce viene considerato più o meno come un “quartiere cavia” dalle autorità, che sembrano voler studiare il comportamento degli abitanti lasciati senza servizi. Niente farmacia per anni e anni, e ancora assente in attesa che si compiano le procedure, e adesso niente poste. Perché? Quale colpa sta espiando S. Maria della Croce? Il sindaco Stefania Bonaldi invia un comunicato quanto mai deciso e chiaro:

Crema, incomprensibile soppressione dello sportello postale del quartiere S. Maria della Croce. Sconcertante piano nazionale di Poste Italiane: più di mille uffici da chiudere!

Massimo Sarmi, esperto in chiusure

Il Sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha scritto in data odierna all’Amministratore
Delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, in merito al Piano di riorganizzazione
dell’azienda che prevede tra l’altro la chiusura di una serie di sportelli considerati antieconomici,
tra i quali l’ufficio Crema 3 con sede in via Battaglio nel quartiere di S. Maria della
Croce.
Il Sindaco, senza voler entrare nel merito delle valutazioni economicoorganizzative
che hanno portato a questa decisione, esprime “forte preoccupazione le gravi
conseguenze che provocherebbe la chiusura di uno sportello che serve un quartiere
assai importante e popoloso della nostra città”.
Pur comprendendo “che tutto il nostro Paese è costretto ad affrontare una serie di
sacrifici per garantire condizioni di sviluppo”, il Sindaco sottolinea però che “continuare ad
impoverire i territori e togliere servizi ai cittadini alla fine avrà il solo effetto di peggiorare le
condizioni generali dei territori stessi e non penso che sia questa la finalità di un Ente come
Poste Italiane”.
A conclusione della lettera il Sindaco afferma che “per non limitarci ad una sterile
contrapposizione che di certo non aiuta a risolvere le questioni, ci rendiamo
comunque disponibili ad una valutazione su possibili soluzioni alternative o modalità di
collaborazione per evitare la chiusura dell’ufficio o per lo meno limitarne gli effetti negativi”.
Crema, 12 luglio 2012

0.000000 0.000000

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :