Rifondazione comunista a crema sostiene con coraggio un impegno di princìpio a favore della scuola pubblica. I finanziamenti alle scuole paritarie private hanno dissanguato il diritto allo studio violando in modo enorme la costituzione. Ora alle famiglie i dirigenti scolastici delle scuole pubbliche chiedono contributi “volontari”. Nell’Italia della corruzione, degli sprechi, dell’evasione fiscale, ecco una semplice e chiara battaglia civile, rivolta a tutti a sostegno delle tante famiglie oggi in difficoltà. Ormai è questione di tutelare l’umano diritto allo studio o imporre la scuola riservata ai benestanti. Segue la lettera di Rifondazione comunista.
In questi anni sono stati tagliati ingenti finanziamenti alla scuola pubblica, mentre nel contempo è stata foraggiata con generose elargizioni la scuola privata, sia laica che religiosa. È stato così violato l’articolo 33 della Costituzione Repubblicana che dichiara “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato”.
In Lombardia, inoltre, dall’anno scolastico 2001/2002 ad oggi si è aggirato il dettato costituzionale con la vergogna dei buoni scuola, contributi per coprire le costose rette scolastiche delle scuole private, sottraendo risorse preziose alla realizzazione del diritto allo studio.
La drastica riduzione dei finanziamenti alle scuole pubbliche ha indotto le singole scuole a richiedere alle famiglie degli studenti un contributo volontario, che nel tempo è divenuto obbligatorio, per coprire i costi delle attività didattiche.
Molte famiglie, gravate dal peso della crisi economica, sono in difficoltà a far fronte anche a questa spesa.
Al riguardo siamo fortemente critici verso i metodi piuttosto sbrigativi adottati da alcuni dirigenti scolastici cremaschi per forzare le famiglie a contribuire alle spese della scuola.
Hanno ragione gli studenti ed i genitori a protestare e chiedere il rispetto delle normative vigenti, perché il contributo sia davvero volontario.
Sarebbe importante che studenti, personale e dirigenti scolastici trovassero forme di lotta ed iniziative comuni per ribadire al Governo e alla Regione Lombardia che la gestione della scuola pubblica deve rispettare il dettato Costituzionale.
Rifondazione Comunista è disponibile a sostenere e partecipare alle iniziative tese a difendere il diritto allo studio e la Scuola Pubblica, perché torni ad essere gratuita e di qualità.
Per questo saremo in Piazza Duomo, a Crema, sabato 16 marzo dalle ore 15.30 alle 19 per una raccolta firme contro i buoni scuola istituiti dalla Regione Lombardia.
Per la Segreteria Rifondazione Comunista I Consiglieri Comunali Per i Giovani Comunisti
Antonio Miglio Mario Lottaroli e Beppe Bettenzoli Francesco Favalli