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Crema si impegna a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020

Creato il 01 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

PAES: L’ASSESSORE SCHIAVINI SPIEGA I MOTIVI DELL’ESCLUSIONE
“Un ritardo ereditato a cui cercheremo di porre rimedio”
“ La volontà politica di uno sviluppo sostenibile e innovativo sul piano energetico e sulle fonti rinnovabili non solo non è terminata, ma è appena iniziata con azioni concrete e mirate.”
Così l’assessore alla Sostenibilita’ Giorgio Schiavini respinge le affermazioni di Gian Emilio Ardigò in merito all ’esclusione di Crema dal Patto dei sindaci in cui ci si impegna a raggiungere gli obiettivi fissati dall’ Unione Europea per il 2020 riducendo le emissioni di CO2 nel territorio comunale di almeno il 20%.
“La presentazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile( PAES) – prosegue l’assessore – doveva essere fatta entro l’anno successivo alla adesione avvenuta il 26 gennaio 2011. Entro il 26 gennaio 2012, dall’amministrazione che ci ha preceduto, non è stato adottato alcunchè. Ma non solo. La nostra amministrazione si è insediata a fine maggio 2012 e non ha trovato alcun atto preparatorio nè alcuna azione impostata per l’adozione del Piano in oggetto”.
Approvare un Paes infatti comporta non solo e non tanto l’individuazione e l’approvazione di un decalogo di buone pratiche da mettere in atto finalizzate al risparmio ed all’ efficientamento energetico, ma presuppone anche una serie di analisi preventive rispetto ai consumi energetici cittadini, e cioè la redazione di un Inventario Base delle Emissioni come punto di partenza per il Piano di Azione per l’ Energia Sostenibile.
Detto inventario deve essere in grado di censire almeno le emissioni dirette, dovute all’utilizzo di combustibili fossili per la generazione di energia destinata al consumo, le emissioni indirette, correlate alla produzione di energia elettrica e termica che viene importata e consumata nell’ambito territoriale di competenza dell’Amministrazione comunale e infine altre tipologie di emissioni dirette, che avvengono sul territorio e che vengono introdotte nell’inventario base se l’Amministrazione comunale ritiene di avere margini di intervento diretto o indiretto per il loro contenimento. Per una corretta elaborazione dell’inventario, è necessaria una conoscenza dettagliata dei seguenti dati per settore e per vettore energetico, a livello comunale:
- consumo finale di energia nei settori di interesse del piano d’azione; – produzione locale di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili; – produzione locale di energia termica, calda o fredda, prodotta direttamente o nell’ambito di processi di cogenerazione ed utilizzata per teleriscaldamento e teleraffrescamento.
I dati utilizzati per la definizione dell’inventario delle emissioni devono essere raccolti attraverso varie modalità, mediante analisi diretta dei consumi energetici degli edifici pubblici e delle infrastrutture comunali, mediante informazioni acquisite dai gestori delle reti di distribuzione dei principali vettori energetici, mediante banche dati disponibili a livello regionale o nazionale con informazioni disaggregate a livello comunale, laddove non fossero presenti dati disaggregati a livello comunale.
“ Un lavoro da svolgere molto complesso e una situazione di partenza in cui ci siamo trovati ad operare – dichiara l’assessore – che non ha previsto alcuna azione di censimento e valutazione dei consumi energetici operata o affidata a consulenti esterni. Nello stesso tempo , non appena ci siamo insediati, abbiamo avviato una serie di azioni mirate al contenimento energetico e alla sostenibilità “.
Tra le azioni messe in campo dalla giunta per il contenimento energetico e lo sviluppo sostenibile:
- impostazione del prossimo appalto calore finalizzato ad interventi di contenimento ed efficientamento energetico
- interventi in ordine alla mobilità sostenibile sia in termini di promozione che in termini strutturali (es. progetto ciclabili per un giorno, completamento finanziato per la ciclabile di Izano, azione coordinata coi sindaci del territorio per le ciclabili extraurbane di collegamento)
- potenziamento del TPL e del servizio Miosìbus per incentivarne l’impiego a discapito dei mezzi propri
- sostituzione di automobili della PL con acquisto di biciclette per i vigili urbani
- studio contratto illuminazione pubblica al fine di promozione di interventi di efficientamento e sostituzione punti luce con led;
- modifiche al regolamento edilizio inserendo formule incentivanti il risparmio energetico nell’edilizia privata.
“ C’è quindi piena consapevolezza del ritardo – conclude l’assessore Schiavini – ma siamo anche certi di voler recuperare la situazione “.

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