Monsignor Mauro Inzoli ha cessato gli arresti domiciliari circa due settimane fa. La Provincia di Cremona, che era informata, da quanto si apprende, non ne ha parlato. Perché questo silenzio?
monsignor Mauro Inzoli
Dov’è finito l’ex presidente del Banco Alimentare? Ha ricoperto tale carica per quindici anni, poi ha annunciato un anno sabbatico. Quindi un comunicato della parrocchia di Santa Trinita, a Crema, dove monsignor Inzoli è diventato uno dei massimi esponenti di Comunione e Liberazione non solo della diocesi. Si diceva persino che fosse il confessore di Roberto Formigoni.
Nessuno ha scritto questa notizia della conclusione degli arresti. Non se ne deve parlare? Si fa del male a qualcuno a dare una notizia vera? Dà fastidio in campagna elettorale? Si è parlato di una sua presenza a un convegno del Banco Alimentare ad Ascoli Piceno, ma su monsignor Inzoli non si sente una parola sicura. Ormai il periodo di detenzione domiciliare è concluso. Una fonte certa ha parlato tempo fa. Ho atteso che almeno un giornale lo scrivesse. Nessuno ha scritto. Perché questo modo di fare?
A questo punto è legittima una riflessione. Se una persona tanto conosciuta diventa un mistero e invece è stata arrestata ai domiciliari per appropriazione indebita, perché la notizia non diventa pubblica?
Perché altri, se vengono arrestati ai domiciliari, finiscono sui giornali e quando finisce il periodo di pena se ne dà notizia? Il Piccologiornale, edizione cremasca, l’anno scorso ha pubblicato in prima pagina un articolo sul mistero Inzoli. Dov’è finito? Già. I parrocchiani evitano l’argomento.
Che cosa bisogna pensare? Che quando si tratta di Comunione e Liberazione in certi ambienti è difficile dare notizie?
Monsignor Inzoli, o don Inzoli come lo si chiamava familiarmente, è stato presidente della Fondazione Banco Alimentare fino al maggio di quest’anno, quando gli è succeduto il manager del no profit Andrea Giussani, come scritto da Crema on line.
Andrea Giussani era stato affiancato al monsignore nel 2010. Proprio nell’ottobre 2010 uscì la notizia che diceva che monsignor Mauro Inzoli avrebbe lasciato Crema. Si parlava di un anno sabbatico. “Ho nel cuore la speranza che accoglierete chi prenderà il mio posto come è stato per me. Io ho solo da ringraziare” disse il leader di Comunione e Liberazione, una persona di primo piano nel movimento creato da don Giussani.
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