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Cremona, case popolari: come sono stati usati quei 350mila euro? E perché il contratto Aem-Comune sul teleriscaldamento non è rispettato?

Creato il 12 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Come ha rivelato in un servizio odierno telecolor, il contratto fra Aem e comune per la gestione del servizio di teleriscaldamento non è rispettato. Ci sarà sempre qualche fenomeno del diritto che cercherà di farla pagare ai più deboli, ma la lettera del contratto è chiara e vogliamo vedere se non sarà rispettata e perché in futuro.
Diranno che è un attacco politico invece è una questione di diritto, e anche di umanità.
Accade che quando alcuni appartamenti, anche uno solo, in un appartamento restano vuoti, il teleriscaldamento funziona lo stesso negli alloggi vuoti e viene pagato non dall’azienda né dal Comune, bensì dagli assegnatari delle case popolari, perché sto parlando di condomini popolari.
In Largo Pagliari questa errata interpretazione del contratto è stata fatta pagare ai residenti, in altri condomini pure.
L’Aem vuole i soldi dei più poveri?
No, cara Aem, spiegaci qual è il tuo diritto se il contratto dice così.

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Il testo è questo. Come si spiega il comportamento di Comune e azienda? Vorremmo capire.

Non solo, lo stesso contratto del dicembre 2012 recita chiaramente che non è certo l’inquilino a doversi fare carico del cattivo funzionamento degli impianti, e che anzi l’Aem dovrebbe impegnarsi a far funzionare nel modo più efficiente il servizio.
Così non è stato. In alcuni condomini è certo che gli impianti non funzionano. Spesso è andata proprio così. Arrivano non per nulla bollette pazze.

Chi ha un appartamento doppio si trova a pagare la metà di chi ha un appartamento di dimensioni pari alla metà.
Vai a protestare all’ufficio recupero crediti e trovi una signora che non so perché risponda agli utenti come risponde.
Vogliamo rispettare questi signori e queste signore?
I residenti Aler vogliono pagare il giusto, non quel che sembra utile all’azienda che neanche spiega i criteri propri. I calcoli non si capiscono: come si arriva a determinare la bolletta?
Non si capisce! Ditelo! Siamo tutt’orecchi!
Finora mille domande zero risposte.

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Noi non teniamo conto della pubblicità della farmacia Zamboni su Cremonaoggi.
Diversi residenti Aler hanno sostenuto la brillante azione di un condòmino, che ha chiesto al Comune il testo del contratto. Siamo con lui e con chi lo sostiene, avendo letto il testo. E vogliamo vedere come se la caverà Padania Acque.

Non è giusto che i soldi del FONI, pagati dalle bollette e riservati proprio al rischio morosità non debbano essere usati dalle aziende per coprire i costi della morosità ed evitare i distacchi delle utenze.
I distacchi non sifacciano, violano il diritto all’acqua e al riscaldamento, cioè alla salute.
Evitato il distacco sarà poi l’utente a mettersi in regola, almeno finché non si rispettano i referendum sull’acqua, togliendo quel 7% e anzi restituendolo agli utenti.
Come sostiene poi Caterina Ruggeri del pd, che non sarà più candidata alle prossime elezioni (pd, pensaci! Ci sono alcuni consiglieri comunali che hanno ben lavorato anche se hanno superato i due mandati), quei 350mila euro dati dal Comune all’Aler che fine hanno fatto? Non si sa neanche a chi chiederlo, perché della riforma dell’Aler regionale non si sa nulla.
Una sede in Regione? Più di una? Quella di Cremona è commissariata. Come siano stati usati quei 350mila euro non lo sappiamo. Caterina Ruggeri ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale. Vogliamo sapere. Con quei 350mila si potevano o possono fare non poche cose utile ai residenti Aler. E fatele, l’inverno arriva!
Non solo. Non deve succedere che chi gode della compassione dell’assessore doppio Amore, assessore a Bordolano pro Stogit e anche a Cremona pro ecclesia, viene risparmiato dal distacco dell’utenza.
“Non deve decidere l’assessore per simpatia – sostiene Caterina – Perché a una signora evitano il distacco e ad altri no? Perché la signora è finita sul giornale?”
I distacchi non li vogliamo, sono una vergogna. Qualche volta l’assessore Amore ha anche ascoltato questo blog e gliene sono grato.
Siamo di fronte a un rischio pesante: il generale inverno.

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