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Cremona City Hub, Annamaria Abbate (Pd) boccia la debolezza del Comune

Creato il 19 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

In attesa che si concluda la procedura di Verifica Regionale del Programma Integrato di Intervento denominato “Cremona City Hub” , in vista dell’approvazione della Variante del PGT, crediamo sia utile rimarcare alcune considerazioni già espresse dai consiglieri PD nelle commissioni preposte.

Siamo stati molto critici fin dai primi passi di questa operazione, a partire dalla decisione di cedere parti del comparto ad AEM: 11 milioni di euro furono prelevati dalle casse di AEM, vale a dire dalle tasche dei cittadini, per risolvere qualche problema di bilancio. Questa cessione ha di fatto sottratto irrimediabilmente all’amministrazione il controllo e la gestione della riqualificazione. AEM dovrà infatti mettere l’area sul mercato, e allora bisogna chiedersi: chi comprerà e con quale finalità? Non a caso l’advisor esterno incaricato e profumatamente pagato dall’amministrazione sentenziò che il concorso internazionale di idee dovesse selezionare il progetto economicamente più “appetibile” per il mercato, alla faccia dell’interesse collettivo. Questa delega ai privati dimostra la palese inadeguatezza propositiva di questa Amministrazione che appare in difficoltà e incapace di portare avanti gli interessi della collettività.

Qual è il ruolo dell’amministrazione in questa partita? E’ possibile che il ruolo pubblico si debba limitare alla stesura di linee guida generiche e omnicomprensive entro le quali il privato stia comodamente qualsiasi sia il suo interesse?

Noi abbiamo una diversa concezione della collaborazione pubblico-privato; il confronto deve essere quanto meno alla pari, mai subalterno. Pensiamo che la riqualificazione delle ex annonarie debba servire innanzitutto alla collettività e sulla scorta di questa premessa abbiamo mosso i nostri rilievi.

Nel merito del progetto vincitore del concorso, abbiamo rimarcato in commissione la forte preponderanza di nuovi volumi pieni sul volume vuoto dello stadio. E’ evidente che non si è voluto puntare sulla riqualificazione dell’esistente e sul risparmio di suolo. Il verde attrezzato che avrebbe dovuto essere prioritario in un’ottica di compensazione e di ricucitura tra il centro e la periferia ci sembra vistosamente carente. Inoltre non condividiamo la scelta di eliminare il parcheggio del Foro Boario, un preziosissimo parcheggio corona per il centro storico.

Apprezziamo invece scelta del polo tecnologico che permetterà di sfruttare possibilità tecnologiche che la città già possiede a beneficio di tutte le eccellenza del nostro territorio che, se ben integrate, faranno da volano di sviluppo per l’intero tessuto economico.

Annamaria Abbate, consigliere comunale Pd e membro della commissione Territorio

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