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Cremona City Hub, oscurata dai massmedia locali l’interrogazione scomoda

Creato il 01 aprile 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’interrogazione di Alessia Manfredini, spedita a varie testate cremonese, dava fastidio e non è stata pubblicata se non ieri da Telecolor (qui sotto il testo). L’argomento è il progetto Cremona City Hub: la giunta ha dato il via alla consultazione degli atti e alla presentazione delle osservazioni in Comune. Un consigliere comunale può interrogazione un sindaco e in subordine un assessore: perché i cittadini non devono saperlo? Perché i dubbi del Pd vanno nascosti? La giunta Perri ha goduto di speciali protezioni da parte dei media cremonesi, che come dicono i 5 stelle ma anche l’Arci e anche questo blog dal suo primo vagito, tendono al monopolio in modo dannoso. Senza la grancassa mediatica Perri e il VII Cavalleggeri Perri sarebbe caduto da tempo. Ma avevano ragione gli indiani: non date retta ai vecchi film. Le affermazioni e le domande che disturbano non sono criticate in un dibattito libero, come sarebbe normale, ma addirittura vengono occultate. Va notato che Confesercenti e Ascom hanno già bocciato il 9 aprile dell’anno scorso le medie strutture di vendita del progetto presso l’area ex annonaria (clicca su cremonaoggi). Scriveranno un testo di osservazioni e lo presenteranno all’amministrazione? Volantino Ascom e Confesercenti

CREMONA Si può sapere chi fa che cosa e dove sono i soldi per il progetto Cremona City Hub? Prima o poi si dovrà capire per quale ragione la giunta Perri ha dato un’accelerata imprevista a quest’iniziativa, adottandola e aprendo fino al 24 aprile il periodo in cui presentare osservazioni e chiedere modifiche. E tutto poco prima delle elezioni, quando ogni critica può assumere un’intenzione propagandistica anche senza averla. Il progetto risale alle giunte di centrosinistra, che ne ha parlato per anni senza realizzarlo. Il fatto è che ad oggi, come segnala il consigliere comunale Alessia Manfredini del Pd in un’interrogazione, non c’è alcun accordo tra il Comune e le aziende eventualmente interessate al polo.  Oltretutto l’ex assessore Carlo Malvezzi, le cui orme sono seguite oggi dal successore Federico Fasani, entrambi ciellini, ha aggiunto un notevole consumo di suolo, e anche nuovi negozi, case e un parcheggio multipiano. Critiche a valanga allora da Manfredini. Perché creare di fatto una media struttura di vendita proprio a ridosso del centro storico dopo tante chiusure di negozi e tante lamentele dei commercianti contro iniziative simili? Perché le associazioni dei negozianti tacciono?

E perché costruire nuove case quando ce ne sono circa duemila sfitte a Cremona? E ancora: perché mai imporre ai cremonesi un altro parcheggio multipiano, visto che quelli esistenti vengono usati così poco?

Allora si faccia questo polo tecnologico, ma nulla di più e dove si possono recuperare immobili inutilizzati, non cancellando il parcheggio di via Mantova. Ci tiene la giunta Perri a questo progetto? Allora dov’è il business-plan, cioè il piano economico? Il Pd protesta perché se la giunta avesse voluto realizzare veramente questo City Hub avrebbe potuto iniziare prima, chiarendo i dubbi. Invece si prepara una colata di cemento e asfalto. La variante generale al Piano di governo del territorio ha aggiunto ben dodici ambiti di trasformazione: il totale è ora 32, con 17 ettari da costruire. Anche gli uffici della Regione hanno bombardato di osservazioni la variante generale, tra l’altro per il consumo di suolo eccessivo in presenza di invenduto immobiliare. Il sindaco e i suoi non ci hanno badato e vanno avanti, in un silenzio preoccupante.

[La temutissima interrogazione di Alessia Manfredini: Interrogazione a risposta orale polo tecnologico]


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