Questa vicenda ci spinge a fare scelte e devono essere scelte ferme ed equilibrate. Anche rispetto alle convenzioni con i centri sociali Dordoni e Cavarna che occupano sedi comunali e alla sede di Casapound. Rispetto alle convenzioni (ne parleremo anche nelle prossime mozioni), ricordiamo che giunte di colore differente le hanno rinnovate, in accordo con la Questura, anche per ragioni evidenti di ordine pubblico. Ora le convenzioni con chi agisce con violenza e con chi non si dissocia da quanto è accaduto non possono essere rinnovate. Si apre un percorso non breve, in cui ad ognuno sarà chiesta responsabilità e capacità di confronto. Certamente, attendiamo innanzitutto i risultati delle indagini. Quindi muoviamoci sempre in accordo con le altre Istituzioni della città e con le forze dell'ordine in particolare. Rispetto a Casapound, anche in questo caso attendiamo l'esito di indagini. Non c'è nessuna convenzione in questo caso, dato che la sede era presso privato. Ma, a maggior ragione dopo quanto accaduto, possiamo affermare che la presenza di elementi estremisti e violenti che si dichiarano fascisti del Terzo Millennio non è gradita in una città come la nostra.
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Cremona, il Comune sfratta i centri sociali; “sgradita” Casa Pound
Creato il 09 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
All'inizio del consiglio comunale di oggi il sindaco Gianluca Galimberti ha annunciato in una comunicazione che i centri sociali Dordoni e Kavarna saranno sfrattati: non saranno rinnovate le convenzioni, cioè i contratti d'affitto nelle due sedi pubbliche. Il motivo è che i componenti dei due centri sociali non si sono dissociati dagli atti di violenza compiuti da alcuni partecipanti del corteo antifascista di sabato 24 gennaio. Casapound "non è gradita in una città come Cremona", dato che si autodefinisce "fascisti del terzo millennio". Non c'è sfratto di Casapound perché la sede era privata ed è stata messa in vendita dal proprietario privato, che l'ha reso noto la mattina dello stesso 24 gennaio. Tutti gli estremismi violenti, di qualunque colore politico, vengono politicamente condannati e respinti dal Comune di Cremona. L'autodefinizione "fascista", come tale, rende inaccettabile l'attività pubblica in una città italiana, vista la Costituzione vigente e le leggi attuali. [Nella foto il grande poeta statunitense Ezra Pound, fascista che tuttavia si era battuto per tutt'altra economia. Tragica la sua storia personale, fascinosa la sua poesia: un'erede ha preso duramente negli ultimi anni le distanze dall'associazione neofascista]. Il sindaco ha elencato i danni a carico del Comune e di Aem Gestioni: 40mila euro in tutto. Segue un passaggio della comunicazione di Galimberti (qui il testo integrale).
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