Cremona Solidale, la verità nascosta per Amore

Creato il 06 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Colpa di Corada, come sempre. È la solita litania che ormai manca solo nel messale. Il settore sociosanitario ha subito tagli furibondi dalla lobby di Dio e del senatore Formigoni, ben pagato, mentre la Regione e le sue vergognose Fondazioni buttavano via un mare di soldi pubblici. Due assessorati regionali – sanità e appunto sociosanitario – da molto si litigano i finanziamenti. Il sociosanitario è stato abbandonato a se stesso, in modo che il tempo lavorasse per i privati lobbisti di Dio (e di Tadioli ai tempi di Sospiro). Il divino Amore arriva dopo. Dopo aver dato il centro di prima accoglienza alle cooperative dei preti amici, dopo aver dato tutto quello che poteva ai preti, i quali controllano lui, nominato con compiacenza del vescovo, come dicon tutti. Le rette sono salite e saliranno ancora, a meno che calino le spese per il personale, grazie alle scelte incredibili di Formigoni. L’assistenza domiciliare dov’è finita? Le alternative al ricovero in ospizio dove sono? Non era un grande affare e le attenzioni del dio del Pirellone si sono concentrate dove correvano i capitali.
I cremonesi sono stati abbandonati. Ciellini o no, cattolici o no, preti o laici, il Comune non dà però segno di autonomia e si lancia beatamente in una sconvolta campagna elettorale.
Nel Pd però non c’è solo l’antica corrente poltronista, che evochiamo nella speranza che cambi idea. C’è anche il segretario provinciale Titta Magnoli, che vuole “rinnovare i servizi sociali”.
L’opposizione sembra stanca di parole d’Amore.

BILANCIO PREVISIONE 2013 AZIENDA SPECIALE CREMONA SOLIDALE
PD PER COMMISSIONE CONSILIARE 5.4.2013 -

● PREMESSA
Sono inaccettabili le ripetute affermazioni dell’Assessore Amore con le quali accusa di incapacità le precedenti amministrazioni ed accolla alle stesse la responsabilità di un incredibile aumento delle rette del 25%, che per la verità non riusciamo a capire quando mai sarebbe stato attuato! (vedi tabella “Andamento Rette dal 2005 al 2013del bilancio proposto).
Nel contempo l’Assessore tralascia di dire ogni volta che questa amministrazione ha ereditato una situazione in evoluzione, che loro stanno lavorando su progettualità nostre, che le palazzine sono state volute da noi, che abbiamo avuto coraggio nel ribaltare come un guanto la precedente organizzazione socio sanitaria, che abbiamo avviato la Comunità Duemiglia e che abbiamo creato le premesse per quell’espansione delle attività che avrebbe portato, come poi è stato, a risultati economici di bilancio positivi.
● UN PO’ DI STORIA
Così la nuova amministrazione, una volta completata la quarta palazzina, ha potuto incrementare i posti-letto da 415 a 474, realizzando 40 posti di R.S.A. (in convenzione con Sospiro), 6 posti di Sollievo, 3 posti Privati e 10 ulteriori posti di Comunità Anziani.
Da qui I RISULTATI, oltre che dal mantenimento della costante attenzione agli aspetti gestionali, il raggiungimento di positivi risultati dei quali siamo i primi ad essere contenti.

● QUALE FUTURO Ora si è chiusa una fase e sarebbe ora che il Comune (soprattutto) progettasse il futuro:
Vogliamo qui indicarne alcune idee e fare alcune domande.
Accantonata la trasformazione in Fondazione, ipotesi che ci ha fatto soltanto perdere tempo e spendere inutilmente soldi, quello che noi riterremmo necessario è:

• ridefinire la mission della Fondazione Città di Cremona che dovrebbe tornare ad essere quella di occuparsi di “Patrimonio” e non di “Assistenza” diretta, come finanziatore a piè di lista delle più disparate iniziative dell’assessorato comunale;

ripensare la “filiera anziani”:
• studiando forme di “residenzialità leggera” (anche valutando in tale direzione uno sviluppo/modifica della Comunità Duemiglia) che dia diversa risposta agli anziani con caratteristiche oggi classificabili nelle classi sosia 7 e 8;
• approfondendo il ruolo dell’assistenza domiciliare inopinatamente tolta all’Azienda (e pertanto sottratta alla filiera stessa);
• ragionando in che modo possano rientrare nel “sistema” le cosiddette “badanti”,
• affrontando il problema “alloggi protetti” nel contesto urbano, rinunciando a quell’ipotesi di collocazione nel complesso di via Brescia che avrebbe il solo effetto di azzerare la possibilità di mantenimento di legami sociali e territoriali che sono (o dovrebbero essere) l’obbiettivo principale che con essi si dovrebbe perseguire;

riprogettare l’AREA HANDICAP
• riprogettare l’intera area handicap partendo da una precisa e puntuale analisi del bisogno che il Comune (e non l’Azienda…) deve realizzare per poi programmare (questo sì insieme all’Azienda!) l’intero sistema, Servizi di Formazione all’Autonomia (S.F.A.), Centri Socio-Educativi (C.S.E.), Centri Diurni Disabili (C.D.D.), Comunità Socio-Sanitarie (C.S.S.), mantenendo ovviamente i livelli qualitativi già raggiunti, incrementando e implementando gli eventuali servizi carenti, garantendo il soddisfacimento delle reali esigenze, escludendo fin d’ora ogni differenziazione dei servizi erogati in base al censo e non al bisogno;

• risolvere al più presto il non oltre rinviabile problema di un nuovo C.D.D. che consenta la chiusura di quello di via Tofane, palesemente inadatto alle esigenze odierne;

recuperare l’Edificio Storico
• incardinare lo studio del riutilizzo dell’edificio storico; comprendiamo che si tratti di argomento complesso, riteniamo però che si debba abbandonare la formulazione di semplici ipotesi che dura da tempo, a vantaggio di reali studi di fattibilità, completi di analisi dei costi di realizzazione e di gestione, di modalità di finanziamento, di previsione dei tempi di realizzazione, anche a lotti ma nell’ambito di un progetto complessivo.

Infine, su problemi specifici, alcune domande:
• a che punto è il riconoscimento del 2° Nucleo Alzhaimer della R.S.A. ?
• il mantenimento dei 6 posti di sollievo e dei 3 posti privati va considerato acquisito o esistono ancora margini di incertezza?
• lavori di sistemazioni delle Camere Mortuarie, dopo anni che se ne parla è possibile sapere che tempi di realizzazione ci saranno?
• leggiamo di assenteismo costante, con quali strumenti si intende abbattere tale problema (modifica delle turnazioni, incentivi alla produttività quantificati in termini economici, ecc.);
• leggiamo pure di accordi con il Comune di Sesto, sono sempre nel vasto campo delle ipotesi?

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