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Cremona spiazzata da Gerre de Caprioli

Creato il 13 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

CREMONA La giunta Galimberti e il Pd cremonese ritrovano di fronte, nelle relazioni con Gerre de Caprioli, vecchi amici, come il vicesindaco Daniele Bonali, e nuovi problemi: in primo luogo l’idea innovativa una gestione paritaria del parco del Po e del Morbasco. D’altro lato è stato proprio il segretario provinciale del Pd Matteo Piloni ad affidare Gerre all’ex consigliere comunale cittadino Daniele Bonali: un motivo ci sarà.
Un primo incontro fra i due Comuni confinanti ha dato scarsi risultati, tuttavia il nuovo sindaco Michel Marchi vuole evitare lo scontro, così come i colleghi di giunta Bonali e Kendra Barbotta, e ottenere una risposta entro ottobre, prima cioè di dover associare le funzioni con i Comuni confinanti. Gerre confina con Stagno Lombardo, per un tratto, e con Cremona, che la circonda. Saprà la giunta Galimberti calibrare la giusta diplomazia per discutere alla pari con un piccolo Comune di mille e cento abitanti e comunque estendere la propria influenza sul territorio strategico e confinante, con un patto alla pari?
Il precedente scomodo è che il sindaco che ha preceduto Marchi a Gerre ha sottoscritto con Cremona una convenzione con Cremona che dà peso al numero degli abitanti: 80% di onori e oneri a Cremona e 20% a Gerre de Caprioli. ll risultato sarebbe che le Colonie Padane verrebbero riqualificate con un sostegno da parte di Gerre ma con risultati tutti favorevoli a Cremona. Si vocifera di un’Alessia Manfredini sulle prime sorpresa e poco propensa a coinvolgere Gerre in una più ampia progettualità, mentre l’altro assessore cittadino Virgilio sarebbe intervenuto per migliorare le relazioni. Il Comune del circondario vuole essere coinvolto in una progettualità più vasta: che la città dunque si impegni anche per Gerre, migliorando il Parco per tutti i cittadini. Di qui la richiesta del sindaco Michel Marchi di un incontro con l’altro neoeletto Gianluca Galimberti: si inizierà a parlare di area vasta e di relazioni proficue per migliorare l’ambiente, valorizzare il parco e lo stesso fiume Po, come da parte propria ha richiesto la Regione nelle stesse osservazioni al Piano di governo del territorio di Cremona? Il candidato del centrosinistra Galimberti aveva parlato di valorizzazione del Po e del parco del Morbasco in campagna elettorale a Cavatigozzi, per esempio.
Oppure Gerre è utile solo perché riceve sul proprio territorio la foce del colatore Morbasco, ovvero le acque nere cittadine? Il sindaco Marchi chiede di accorpare con Cremona le funzioni municipali che riguardano scuola e uffici tecnici, altrimenti Gerre lascerà Cremona per scegliere Stagno Lombardo. E Galimberti perderebbe un alleato. Dal confronto fra i due sindaci, se nascerà la collaborazione auspicata, il Parco del Po e del Morbasco potrà godere di nuova vita.

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