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Cresce il ricorso alla finanza etica

Da Mutuonews

finanza eticaL’Eurosif, associazione dei forum europei per la finanza sostenibile ha comunicato che negli ultimi due anni il ricorso alla finanza etica ha registrato un aumento dell’87%.

Investire nella finanza etica significa selezionare e gestire investimenti che sono condizionati da criteri di natura morale; il fine non è solo quello di raggiungere la massima redditività, ma c’è l’analisi del tipo di investimento da fare evidenziando le caratteristiche del prodotto rispetto al quale si intende investire, capire le ragioni del profitto che può arrecare, che tipo di impatto ha quel prodotto nel Paese di provenienza e come vengono condotti gli affari.

Esiste un vero e proprio Manifesto della finanza etica di cui riportiamo l’articolo uno:

“la finanza etica orientata non discrimina tra i destinatari degli impieghi sulla base del sesso, dell’etnia o della religione, e neanche sulla base del patrimonio, curando perciò i diritti dei poveri e degli emarginati. Finanzia quindi attività di promozione umana, sociale e ambientale, valutando i progetti col duplice criterio della vitalità economica e dell’utilità sociale. Le garanzie sui crediti sono un’altra forma con cui i partner si assumono la responsabilità dei progetti finanziati. La finanza etica valuta altrettanto valide, al pari delle garanzie di tipo patrimoniale, quelle forme di garanzia personali, di categoria o di comunità che consentono l’accesso al credito anche alle fasce più deboli della popolazione”.

Per ulteriori informazioni sul Manifesto programmatico e sul senso della finanza etica si rimanda a questo link.


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