Il lancio di Volunia, nuovo (social) motore di ricerca made in Italy, dà il la ad una serie di riflessioni riguardo l’impatto della Rete sulla crescita economica. Ed è un discorso, questo, che esula dalle reali potenzialità che Volunia sarà in grado di sviluppare. Non c’è dubbio che il progetto ha riscosso un discreto successo mediatico. Gli esperti dubitano però che possa davvero giocarsela a viso aperto con un colosso come Google, tanto che Massimo Marchiori, ideatore di Volunia, ha preso immediatamente le distanze da tale accostamento. Ma se Marchiori è riuscito a godere dei favori della stampa lo deve ad un unico e dirimente fattore: essere rimasto in Italia a tentare di fare innovazione piuttosto che cedere alle lusinghe di Big G. E ciò, se non altro, gli rende con largo anticipo l’onore delle armi. Il messaggio forte e chiaro (sottolineato durante la presentazione di Volunia all’Università di Padova) è stato, non a caso, quello di tornare a fare impresa, coniugando gli aspetti innovativi della Rete e l’impianto accademico. Un po’ come avviene all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. Al momento l’esperienza italiana (che pure presenta delle piccole eccellenze nel settore) non vanta modelli di riferimento in stile Facebook. Tuttavia è necessario ricordare che nel nostro Paese internet (rilevazioni Digital Advisory Group) pesa fino al 2% del Pil (l’agricoltura, per dire, è al 2,3) per un contributo alla crescita pari al 14%. Altrove le cose vanno anche meglio: in Francia vale più del 3% e nel Regno Unito e in Svezia supera il 5%. Ma almeno è già un inizio. Secondo l’ultima indagine Audiweb nel 2011 la diffusione dell’online è aumentata del 6,9% rispetto al 2010, con 35,8 milioni di italiani tra gli 11 e i 74 anni che hanno dichiarato di accedere a internet da qualsiasi luogo e con qualsiasi dispositivo. L’accesso alla Rete delle famiglie (dati Istat) è passato dal 52,4% del 2010 al 54,5% dell’anno scorso. Numeri che rendono bene l’idea di come la Società dell’Informazione rappresenti un pubblico sempre più vasto.
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