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>>Crescono i movimenti dissidenti

Creato il 25 settembre 2012 da Felice Monda

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I primi ad esprimere il dissenso, il “No” sono stati i “NO-TAV”, un no contro la realizzazione della TAV Torino-Lione. Ora i movimenti dissidenti, quelli del “no” si moltiplicano in tutta Italia.

Essi contestano trivellazioni petrolifere, inceneritori, gasdotti e altro ancora.

Per esempio ci sono i NO-TRIV che in molte regioni si oppongono alle trivellazioni petrolifere per esempio nel caso delle isole Tremiti o in alcuni luoghi della Basilicata, della Sicilia e della Puglia.

I Sicilia ci sono i NO-Ponte, i quali si oppongono alla costruzione del ponte sullo stretto, opera su cui si discute già da anni. In Sicilia vi sono anche i NO-Muos, che si oppongono alla costruzione del MUOS, un sistema militare di telecomunicazioni.

In Sardegna invece vi sono i NO-Radar, movimento che si batte contro l’installazione di alcuni radar militari.

In Piemonte poi ci sono i NO-F35, un movimento che si oppone al programma sugli aerei da guerra F35, i quali vengono ritenuti una spesa superflua, soldi che potrebberro essere “dirottati” altrove.

Infine ci sono quelli appartenenti anche al Movimento 5 Stelle di Grillo che si oppongono all’inceneritore di Parma come altri ancora in Italia che si oppongono alla costruzione di altri inceneritori.

I movimenti di dissenso crescono sempre più, movimenti che propongono tra l’altro un nuovo rapporto con la natura e l’ambiente che ci circonda, un approccio ecologista e naturalista che nel futuro influenzerà sicuramente anche i vari partiti politici.


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