Facciamo un po' di luce sul misterioso racing game presentato da Ubisoft durante la sua conferenza all'E3
Una delle novità assolute del catalogo Ubisoft, The Crew è sviluppato in parternship tra Ivory Tower e Reflections ed è sicuramente uno dei giochi di guida più ambiziosi degli ultimi tempi, volendo provare a mettere insieme una massiccia architettura sandbox con una forte componente di tuning ed una struttura ludica che passa dal single al multiplayer senza soluzioni di continuità. E' facile rimanere spiazzati di fronte ad una proposta tanto articolata, ma ci è bastata una sessione di gioco con la demo messa a disposizione nello spazio privato dello stand Ubisoft per avere le idee più chiare circa questo interessante progetto.
Car sharing
Prima di cominciare effettivamente a giocare, siamo stati invitati a dare un'occhiata all'applicazione per tablet che accompagnerà l'uscita del prodotto nei negozi e che nelle intenzioni degli sviluppatori costituirà un autentico complemento al gameplay propriamente detto:
da qui sarà possibile selezionare la destinazione desiderata per gareggiare e soprattutto effettuare delle modifiche alla propria automobile, modificandone la componentistica interna ed esterna, il colore ed altri aspetti accessori. Ci è stato assicurato che l'applicazione è in fase di lavorazione e che verrà arricchita di ulteriori funzionalità, ma già così si tratta di un interessante collegamento fra console casalinga e dispositivo mobile. Parlando più strettamente del gioco, The Crew si presenta come un racing game open world, il cui scenario è costituito da una versione ridotta dell'intero territorio degli Stati Uniti: l'estensione completa della mappa dovrebbe essere davvero notevole, tanto che -a detta degli autori- arrivare da un capo all'altro della nazione richiederà circa due ore. The Crew - Trailer di annuncio E3 2013 Questa distesa di 10000 kilometri di strade farà da sfondo a tutta una serie di gare, siano esse su asfalto o su sterrato, che il giocatore potrà scegliere liberamente se affrontare da solo o in compagnia di qualche amico online. Le meccaniche precise che stanno dietro a questa particolarità di The Crew non sono ancora state illustrate con chiarezza, ma sta di fatto che il software renderà possibile l'interazione costante con altri utenti online senza passare attraverso menu o schermate di connessione. Una dimostrazione pratica di tutto ciò è arrivata nel corso della nostra sessione di gioco, che è cominciata con una convenzionale gara a Las Vegas contro altri sette piloti guidati dall'intelligenza artificiale; finita questa, siamo stati trasportati a Miami dove abbiamo affrontato un evento della categoria Takedown (che richiedeva dunque di speronare un'auto in fuga fino alla sua distruzione) in cooperazione con i giocatori che occupavano le postazioni a fianco alla nostra, il tutto senza caricamenti o qualsivoglia sequenza di transizione. Incalzati dalle nostre domande, gli sviluppatori presenti in sala ci hanno confermato che affidarsi al multiplayer sarà comunque una libera scelta di ciascuno, senza dunque privare di contenuti coloro i quali -ad esempio- volessero godersi l'intera campagna in solitaria. Fra i due eventi protagonisti della demo, c'è stato anche spazio per una breve visita al garage per dare un'occhio alle ampie possibilità di modifica della propria vettura: è consentito costruirsi un'automobile letteralmente pezzo per pezzo, partendo da ruote e sospensioni fino ad arrivare alla forma ed alle caratteristiche della carrozzeria. Tecnicamente più che valido se si considera che si tratta di un sandbox vero e proprio, The Crew non ci ha però convinto in questa sua versione preliminare per quel che concerne il controllo delle auto, apparso davvero troppo scivoloso sia sull'asfalto sia soprattutto sullo sterrato. Il tempo per migliorare questo fondamentale aspetto c'è tutto, ed è davvero auspicabile che il team di Ivory Tower se ne prenda carico perché per il resto The Crew non fatica a mostrare tutto il proprio potenziale, facendosi portatore di idee che potrebbero risultare davvero dirompenti se ben implementate nella struttura ludica. Teniamo dunque le dita incrociate e le orecchie tese per apprendere quelle informazioni utili a capire ancora meglio i progetti degli sviluppatori.