Gli indagati - che devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, violenza privata, lesioni e danneggiamento - sono ritenuti responsabili di una serie di estorsioni nei confronti di alcuni commercianti messe a segno tra l'agosto 2011 e il gennaio scorso. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto.
Tra i destinatari della misura cautelare, oltre ad un esponente di rilievo della cosca di Barcellona, vi sono alcune “nuove leve”, rappresentate dai figli di alcuni elementi di spicco del clan attualmente detenuti.
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