Criminal, volume 6 – L’Ultimo degli Innocenti
di Ed Brubaker e Sean Phillips
Panini Comics
Collana Collezione 100% Cult comics
96 pagine a colori, 12 euro
Sinossi
Riley Richards ha tutto. Sta con la ragazza più bella della scuola e il futuro gli sorride. Allora perché non è felice? E perché si ritrova invischiato in sporchi giri con loschi individui? Perché non riesce a dimenticare la vita che si è lasciato alle spalle nella piccola cittadina di Brookview? Perché sta architettando un omicidio?
Un volume completo firmato da Ed Brubaker (Capitan America,Vendicatorì segreti, Incognito) e Sean Phillips.
Commento
Questo volume mi è stato regalato da Germano, collega e vicino di cella. Quindi a lui vanno i ringraziamenti in apertura d’articolo.
Criminal è un’ottima collana tradotta anche per il mercato italiano dalla onnipresente Panini Comics. Ciascun albo è autoconclusivo, nonché fortemente orientato a tematiche noir di alto livello. La qualità è spesso e volentieri migliore di quella di tanti libri, specialmente italiani, dove l’etichetta “noir” viene appiccicata a sproposito a gialli, thriller, romanzi di fantascienza e chi più ne ha più ne metta.
Ed Brubaker è uno dei migliori sceneggiatori attualmente in attività, in grado di caratterizzare tutti i suoi lavori con atmosfere hard boiled, che oramai costituiscono un suo specifico marchio di fabbrica. Un esempio lampante della bravura di quest’uomo è Incognito, la saga che mischia noir, supereroi e dieselpunk. Una delle cose più interessante lette negli ultimi anni.
L’Ultimo degli innocenti è una storia che s’inserisce perfettamente nella sua produzione. Vero e proprio romanzo a fumetti, racconta la vita, le vicissitudini e le miserie di Riley Richards, un perdente di successo.
Arricchitosi grazie al matrimonio con la facoltosa e bellissima moglie, a trent’anni Riley rimpiange tutto ciò che di innocente ha perso con la giovinezza, quando lasciò il paese natale, Brookview, per trasferirsi in città. La morte del padre gli fornisce però la scusa per tornare a casa, e per escogitare un piano per recuperare tutto, specialmente l’amore della sua fidanzatina storica.
Per farlo però dovrà buttare alle ortiche tutto ciò che resta della sua innocenza. E uccidere, tradire, sacrificare amicizie e ricordi.
Storia intensa e ad alto impatto emotivo, L’Ultimo degli innocenti ha un protagonista tipicamente noir, vale a dire un perdente non certo ascrivibile nel libro dei buoni. La simpatia umana che suscita nei lettori – se la suscita – è soprattutto dovuta al fatto che Riley Richards si trova quotidianamente a interagire con persone ancora più spietate e negative di lui, partendo dalla moglie e dal suocero, uno spietato industriale di successo.
La reazione di Riley a questo tessuto umano di prepotenza e prevaricazione è quella che molti di noi, in fondo, desidera, senza avere il coraggio di darle forma: vendetta. Ma non si tratta di una vendetta folle e autodistruttiva, bensì mirata a ottenere una vita migliore, recuperando l’illusione di quella felicità che il passaggio alla vita adulta trascina via con sé.
Ottima storia, personaggi ben tratteggiati, umani e realistici nel loro essere miserabili e incapaci di salvaguardare l’innocenza che fu. Questo volume numero sei della collana Criminal (consigliatissima, se non si è ancora capito) è forse il migliore tra quelli già usciti.
Sentimenti – buoni e cattivi – si alternano a poca, ma contestualizzata azione. Non c’è spazio per gli estremi, per i cliché. Non nella scrittura di Brubaker. Tutto assume un colorito grigio, come in fondo è la vita. Gli unici squarci di luce sono spesso ottenuti dando fuoco al prossimo, metaforicamente parlando.
Questo è il noir, signori. Non quella roba che vi spacciano nei megastore italiani, e che poco ha di affine con un genere molto definito ed estremamente difficile da scrivere (e da disegnare).
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