di Marina Szikora [*]
La procura dell'Aja ha provato senza dubbi razionali la responsabilita' del leader degli ultranazionalista radicali serbi Vojislav Šešelj per crimini commessi durante la guerra in Croazia e in BiH nonche' contro i croati in Vojvodina, ha detto nel suo intervento conslusivo lunedi' all'Aja il procuratore Mathias Marcusen. Il Tribunale dell'Aja che giudica i crimini commessi in ex Jugoslavia ha accusato Šešelj per aver contribuito ai crimini di guerra innanzitutto con i suoi discorsi di odio e sollecitando a crimini contro la popolazione croata e musulamana in Croazia, Vojvodina e BiH nel periodo tra il 1991 e 1993. Secondo il procuratore Mathias, le prove hanno dimsotrato che l'imputato Šešelj ha commesso crimini a Vukovar e Hrtkovci e che e' responsabile per i crimini che i suoi volontari hanno commesso in Croazia e in BiH ai quali Šešelj invitava a fin di realizzare l'idea della 'Grande Serbia'. Come ormai consueto, Šešelj ha seguito le parole conclusive con commenti ironici.
Il leader ultranazionalista serbo e' accusato di aver tentato, insieme ad altri partecipanti nell'impresa criminale condotta da Slobodan Milošević, a stabilire un nuovo stato serbo nelle parti della Croazia, BiH e nella stessa Serbia commettendo uccisioni, deportazioni, maltrattamenti, saccheggio e distruzione del patrimonio dei croati e bosgnacchi. E' accusato di crimini contro l'umanita' in BiH e Croazia e in particolare del massacro ad Ovčara e delle persecuzioni di craoti nonche' di persecuzioni e uccisioni di bosgnacchi. Durante il processo i procuratori dimostravano che Šešelj era ben consapevole della forza stimolante dei suoi discorsi ferventi in cui aveva etichettato i croati come ustasce mentre tutti quelli in BiH che si impegnarono per la sopravvivenza dello stato venivano considerati fondamentalisti islamici. Va detto che Vojislav Šešlj si trova nel carcere del Tribunale dell'Aja dal 24 febbraio 2003 mentre il processo e' iniziato nel novembre 2007 dopo che a seguito di uno sciopero di fame ha ottenuto il diritto a difendersi da solo.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.