A che cosa serve la crioconservazione del cordone ombelicale?
Allo stesso modo, circa 23,6 milioni di americani hanno il diabete. Dal 5 al 10% di queste persone hanno il diabete di tipo I in cui le cellule che producono insulina sono morte. Infine, circa 1 milione di americani vivono con la malattia di Parkinson. In questa malattia, cellule che producono il neurotrasmettitore dopamina, che aiuta il movimento di controllo, muore. I pazienti con la malattia di Parkinson hanno tremori e movimenti incontrollabili. Ma cosa succede se queste cellule morte potrebbero essere sostituite con cellule fresche? I pazienti potrebbero essere trattati e vivere una vita normale? Questo è l'obiettivo della ricerca sulle cellule staminali.
Se vogliamo confidare nella scienza e nella medicina, augurandoci che un domani la ricerca riesca nel suo obiettivo di riparare le cellule morte attraverso le cellule staminali, allora oggi questo è possibile attraverso la crioconservazione del cordone ombelicale assicurando in qualche modo la salute di nostro figlio: al momento del parto occorre un kit di sterilizzazione in cui inserire il cordone, che deve poi essere subito inviato nei centri che prelevano e isolano le cellule staminali conservandole sotto azoto liquido. In Italia la conservazione delle cellule staminali per uso proprio è stato vietato, ciononostante attraverso un'autorizzazione del Ministero della Salute è possibile richiedere che le cellule staminali vengano conservate in un centro privato all'estero.
Come funziona la crioconservazione del cordone ombelicale
Cristina Pierangeli