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Crisi di umbria mobilita’ spa: laffranco (pdl) presenta interrogazione

Creato il 16 luglio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Il deputato del Popolo della libertà, Pietro Laffranco, ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, in merito alla grave crisi finanziaria ed economica di Umbria Mobilità Spa, società umbra di trasporto pubblico.

La società, scrive Laffranco nell’interrogazione, “presenta uno squilibrio strutturale tra costi e ricavi delle diverse attività oscillante tra gli 8 e i 10 milioni di euro/anno, presentando un elevato indebitamento sia a breve sia a medio-lungo termine; ha rilasciato fidejussioni per importi rilevanti; iscrive crediti importanti verso clienti, società controllate e collegate e verso altri di difficile realizzo”.

Umbria Mobilità Spa si è costituita a seguito dell’aggregazione, per fusione, delle preesistenti aziende esercenti servizi di trasporto pubblico locale in ambito regionale, con impegni anche al di fuori del contesto regionale. Con l’operazione di fusione sono stati scaricati sulla nuova azienda i debiti delle società Spoletina, della Ferrovia Centrale Umbra e della Atc di Terni. In termini economici, il valore della produzione è diminuito, in termini finanziari, si è assistito ad un peggioramento dell’indebitamento e degli indici di struttura e di solvibilità. I soci di Umbria Mobilità stanno valutando l’opportunità di privatizzare l’azienda, con l’individuazione di un nuovo partner industriale, probabilmente Ferrovie dello Stato Spa.

A tale fine, è già stata costituita una nuova società, “Umbria Mobilità Esercizio S.r.l.”. Tale istituzione, sottolinea Laffranco, ha determinato la creazione di due società, Umbria Mobilità Patrimonio e Umbria Mobilità Servizi, “vanificando quanto di buono è stato fatto in termini di aggregazione delle ex aziende in un unico soggetto di gestione del trasporto pubblico regionale”. L’operazione di privatizzazione di questa seconda società “rappresenterebbe la totale esclusione degli enti pubblici soci dalla gestione del servizio e del personale; resterebbe invece di pertinenza pubblica la gestione della critica esposizione debitoria della società, integrando in tal modo una distorsione, economica e sociale, di socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti”.

Per Laffranco è necessario accertare le responsabilità politiche e manageriali del dissesto di Umbria Mobilità, “anche in considerazione della rinnovata attenzione del legislatore in merito alla questione della responsabilità degli amministratori delle società pubbliche”, e chiede al Ministro Lupi, che certamente si avvarrà della conoscenza diretta delle questioni da parte del sottosegretario umbro, Rocco Girlanda, accertamenti approfonditi sulle cause della crisi economico-finanziaria di Umbria Mobilità Spa, ma anche l’opportunità di valutare con estrema attenzione il progetto di acquisizione del ramo di azienda da parte di Ferrovie dello Stato.

 



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