Per le aziende italiane le condizioni di accesso al credito si fanno più dispendiose e dolorose. Lo afferma una indagine portata avanti dalla Banca d’Italia e il Sole 24 Ore. La ricerca ha puntato la lente d’ingrandimento su l’ultimo trimestre: il quadro che ne è uscito è a tinte fosche, con previsioni per il futuro tutt’altro che incoraggianti.
Al sondaggio hanno partecipato 486 imprese (di cui 279 appartenenti al settore industriale e 207 a quello dei servizi) con almeno 50 dipendenti. Nel dettaglio, l’indagine snocciola dati inquietanti per ciò che riguarda le aspettative. Le risposte degli intervistati alle domande concernenti il futuro lasciano poco spazio a considerazioni incoraggianti.
Infatti, secondo la opinione di più della metà delle imprese interpellate, per i prossimi mesi non esistono probabilità di un miglioramento delle condizioni economiche: nell’indagine precedente di questo parere era stato il 41,8 per cento. Uno scetticismo sempre maggiore che oltretutto tocca anche le aziende esportatrici.
Come se tutto questo non bastasse, le aziende hanno mostrato grande diffidenza sulla robustezza della domanda, ma anche sull’accesso al credito. Per il 28,6% le condizioni sotto questo punto di vista sono peggiorate (il 15,2% all’ultima rilevazione) . Solo il 3,4% le considera migliorate.
Inoltre, ‘due terzi delle imprese segnalano un peggioramento della situazione economica generale nel terzo trimestre del 2011’ spiega Bankitalia. Guai anche sotto un altro, delicato, punto di vista: solo il 64,5% delle aziende prevede di lasciare inalterato il livello occupazionale, mentre sono in crescita le aspettative di riduzione degli addetti.
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