Crisi Grecia, salta l’Eurogruppo

Crisi Grecia, salta l'Eurogruppo

Juncker: “Servono ulteriori passi”

Il pericolo Grecia allarma ancora il vecchio continente. L’Eurogruppo in programma per oggi, chiamato a decidere sugli aiuti da 130 miliardi di euro da destinare al paese ellenico, è infatti saltato, nonostante nella tarda serata di domenica sia arrivato il Sì dal parlamento alla nuova richiesta di sacrifici, stavolta da 3,3 miliardi di euro.

“Manca l’intenzione di coprire un buco da 325 milioni di euro”, si legge nella nota “E inoltre  non ho ancora ricevuto le assicurazioni politiche dai leader della coalizione greca sull’adozione del programma“. Proprio come accaduto in occasione dei precedenti prestiti, l’Ue vuole assicurazioni scritte da parte di tutti i leader politici rispetto all’attuazione della nuova manovra finanziaria.

A questo punto, il passo che appare più difficle da attuare è proprio quello relativo all’impegno scritto da parte dei partiti. Valga per tutti l’esempio di Antoni Samaras, il numero unodei conservatori di Nuova Democrazia che solo due giorni fa annunciato che, nel caso venga eletto primo ministro (ad aprile sono in programma le elezioni nazionali) punterà a rinegoziare l’accordo con Bruxelles. L’Ue fa orecchie da mercante e sibillina suona la frase del ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, “Default della Grecia? l’Europa sarebbe in grado di reggere, siamo messi meglio di due anni fa…“.