- Il capitalismo occidentale è destinato ad impoverirsi complessivamente. Il PIL planetario che fino alla fine del XX secolo era diviso in un rapporto 70-30 a favore dell'Occidente, sarà sempre più equidistribuito per cui tendenzialmente si attesterà sul rapporto 30-70.
- I Paesi occidentali avranno destini diversi fra loro, non in base a fantasie finanziarie o a risparmi e tassazioni progressivi. Nè basteranno privatizzazioni, tagli alle pensioni o vendite di beni pubblici. La loro salvezza, sia pure con PIL inferiori anche del 30% rispetto al passato, sarà nel trovare nuove e originali nicchie di produzione della ricchezza.
- I paesi d'Occidente non saranno (come non sono mai stati) collaborativi economicamente, ma competeranno con ogni mezzo per acquistare residui spazi del mercato globale.
- La produzione della ricchezza non avverrà più in Occidente attraverso il settore manufatturiero semplice, che sarà dislocato in altre aree del pianeta. Nemmeno potrà avvenire con l'alta tecnologia o il manufatturiero sofisticato, la creatività applicata ai prodotti, il settore alimentare da grande impresa. Queste strade potranno dare sollievo nel breve e medio periodo, ma poi saranno predate dal capitalismo non occidentale che avrà risorse smisurate. (v. nota)
- L'Italia ha una sola strada per sopravvivere dignitosamente, imboccare la quale richiederà almeno 20 anni di impoverimento e cambiamento progressivi. Investire la maggior parte delle sue risorse e dei suoi sforzi nella creazione di ricchezza tramite beni e servizi non delocalizzabili e non acquistabili. Il settore trainante sarà il turismo che produrrà ricchezza (difendendo un PIL accettabile, anche se non progressivo) con la nostra unica vera risorsa: arte, paesaggio, natura, ambiente, archeologia, alimentazione di qualità. Questi saranno i settori da sviluppare, seguiti dai settori collegati: trasporti e traffico, agricoltura specializzata, ecologia, bonifica del territorio, e di conseguenza, buona cultura ed alta istruzione.
Il mito dello sviluppo infinito e la crisi del capitalismo in Occidente (Ektor Georgiakis)
http://www.psicopolis.com/senato/ArchSen23.htm