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Crisi politica in bulgaria: le proteste di piazza obbligano il governo alle dimissioni

Creato il 20 febbraio 2013 da Pasudest

CRISI POLITICA IN BULGARIA: LE PROTESTE DI PIAZZA OBBLIGANO IL GOVERNO ALLE DIMISSIONI

Manifestazione a Sofia (Foto AP / Valentina Petrova)

Il premier bulgaro Boyko Borisov, leader del partito di centrodestra Gerb, ha annunciato le dimissioni del suo governo travolto da tre giorni di proteste di piazza in tutto il paese. "Abbiamo dignità e onore. Il popolo ci ha dato il mandato di governare e oggi glielo restituiamo", ha detto Borisov in parlamento, aggiungendo di non voler partecipare ad un governo ad interim"in cui la polizia picchia la gente o le minacce di proteste sostituiscono il dibattito politico". L'esecutivo di centro-destra guida il paese dal luglio 2009, ma il largo consenso di cui godeva il partito di Borisov è sceso notevolmente ed è ora attorno al 22 per cento, secondo un recente sondaggio Gallup. Ad alimentare il malcontento la situazione economica: il salario medio è di circa 400 euro, mentre la pensione sociale non raggiunge i 140 e la disoccupazione è attorno all'11,5 per cento. Le elezioni generali erano previste per il prossimo mese di luglio ma le dimissioni potrebbero anticipare la data del voto di qualche settimana, ha detto Borisov in aula (si parla del mese di aprile). Nel frattempo il presidente Rosen Plevneliev dovrebbe affidare il governo ad un premier tecnico pro tempore. Precedenti analoghi si sono avuti tra ottobre 1994 e gennaio 1995 e tra il 1996 e il 1997.
Negli ultimi giorni la Bulgaria è stata scossa da imponenti manifestazioni contro l'aumento del prezzo dell'energia elettrica. Con un'economia che risente della crisi mentre non si vede alcuna soluzione al problema dell'endemica corruzione (un punto sul quale insiste particolarmente l'Unione europea), le proteste si sono rapidamente rivolte contro le politiche del governo di centrodestra. Lunedì Borisov ha cercato di rispondere al crescente malcontento silurando l'impopolare ministro delle Finanze, Simeon Djankov, e ieri ha anche annunciato un taglio delle bollette e minacciato la revoca della licenza per la società di distribuzione elettrica ceca Cez nel tentativo di arginare la crisi. Nonostante ciò la situazione è precipitata e le dimissioni del premier hanno portato alla caduta dell'intero governo. Tra lunedì e ieri la capitale Sofia è stata teatro di violenti scontri che hanno causato 28 feriti (tra cui cinque poliziotti). Ieri mattina un uomo di 36 anni si è dato fuoco davanti al municipio di Varna ed è ora ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Un'altra persona si è data fuoco a Veliko Tarnovo ed è morta in seguito alle ustioni (secondo la polizia però l'uomo soffriva di turbe psichiche e la politica non c'entra).
Chi è Boyko Borisov?Personaggio singolare dal passato non privo di ombre, dopo essere stato eletto sindaco di Sofia, alla testa del partito di centro-destra Gerb nel luglio 2009 vinse le elezioni promettendo di fare piazza pulita di criminalità e corruzione e di ristabilire buone relazioni con l'Unione Europea. In un intervista realizzata all'indomani della vittoria elettorale, Francesco Martino, corrispondente da Sofia per Osservatorio Balcani e Caucaso, spiegava a Radio Radicale chi è Borisov e il perché del suo grande seguito popolare.

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