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Cristiani da pasticceria (o da salotto, meeting in riva al mare, etc.)

Creato il 08 ottobre 2013 da Giuseppe Bonaccorso @GiuseppeB

51e84387e69c7Papa Francesco addita i cristiani da pasticceria. D'altronde avrebbe dovuto capirlo subito: il suo posto non era al trono, luogo nefasto di vecchi papi immobili come le statue di San Pietro, ma per le strade, con una ramazza in mano, a svuotare i circoli di benpensanti e ripopolare i letamai ove la gente muore.

Per un uomo che viene dal sud America è perfino ovvio: lì i dittatori si vestono con le divise e vanno in giro piegando la politica, non si nascondono dietro la favella di insulsi avvocatucci o banalissimi onerevolmente idioti onorevolevi... E siamo alle solite. Le congreghe non spaventano più: i lussosi meeting di Comunione e Liberazione, le sacrestie polverose ove pregavano gli Andreotti e tutti quegli scranni sempre pieni, riempiti da deretani che mai hanno preso un calcio ben centrato.

Papa Francesco s'indigna, si vergogna, perchè in questa Italietta da due soldi, svenduta in saldo alle multinazionali della consulenza, non è più patria di alcunchè. Altro che Francesco d'Assisi, altro che le grida di Pietro per bocca di Dante, qui ci si diverte con la nullità, ci si sguazza come neonati in una vasca (con tanto di paperelle). Si è nulla perchè non si incarna nulla. Si è nulla perchè si crede ciecamente che l'idiozia (ottima personificazione di quel nulla che vuole semplicemente essere) possa trovare lo spazio per ogni poltroncina, magari una di quelle pieghevoli, da spostare di qua di là.

E così va avanti la politica che nasconde i dittatori. La cristianità che mangia cioccolata e poi compra correttori da Sephora per evitare di apparire brutta. La bestialità che vuole a tutti i costi essere umana, perchè gli umani, troppo stanchi, forse vorrebbero essere come le bestie. Mangiare il loro pasto, bere il loro vino e consacrare con la noia la venuta di un Cristo a governarli. Ma quale Cristo, dice Papa Francesco, quello è già venuto! Svegliatevi prima che il sonno diventi morte! Un pò di sano lavoro nobilita e rinvigorisce: che vada Berlusconi a zappare la terra, che ci vada! E' il dono più grande che gli si potesse concedere. Per uno che pensa ancora al suo impero, quando ormai il suo vero impero è il regno dei lombrichi, che visiti in anticipo quel luogo! Non lo fece già Dante? Fatelo fare anche lui!

E quando Papa Francesco si indigna, non ascoltatelo... Il prossimo sarà un papa da trattoria: di quelli che benedicono il pranzo dei ricchi e tornano sornioni in quel di Rimini e così in ogni "cloaca del sangue e de la puzza"!

Vostro è il regno, vostra la potenza e la gloria nell'immondizia!


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