Rivolto alle classi Quarte e Quinte della Scuola Primaria e alle classi Prime e Seconde della Scuola Secondaria di I grado d’Italia, si propone di sensibilizzare gli studenti sulle numerose caratteristiche positive del vetro, materiale ecologico per definizione (non è inquinante poiché chimicamente inerte, è riutilizzabile ed è totalmente e infinitamente riciclabile) e sul suo utilizzo nell’ottica di un maggiore rispetto del pianeta in cui viviamo. Gli alunni hanno potuto scegliere tra la realizzazione di tre diversi contributi: un articolo o intervista, un’immagine/video (disegno, collage, dipinto, foto e filmato in formato digitale) oppure un reportage/inchiesta (articolo di ampio respiro corredato da immagini, grafici o tabelle) su tre temi anch’essi a scelta: “Vetro e ambiente: un materiale che aiuta a proteggere il pianeta”, “Sano, pulito, giusto e…trasparente: salute e sicurezza dei contenitori in vetro per gli alimenti” e “Riciclare tutti, riciclare meglio. Sviluppiamo la raccolta differenziata. Qual è la situazione nella tua città? L’inchiesta locale”.
Durante la premiazione di giovedì 27 maggio saranno proiettati i video di presentazione degli elaborati delle classi premiate, introdotti da Cristina Cazzola. Subito dopo i bambini saranno inoltre coinvolti in un laboratorio artistico, condotto dal Direttore Artistico di Segni d’infanzia. I bambini, dopo essersi accomodati sul palcoscenico, ascolteranno un brano tratto dal libro “Il Grande Gigante Gentile” di Roald Dahl in cui il GGG cattura i sogni e li conserva in barattoli di vetro affinché non vadano sciupati o dispersi per poi poterli soffiare nelle orecchie dei bambini. Successivamente i bambini saranno invitati a osservare la scultura “Dei liquidi e degli umori”, Dario Moretti, 1995, legno vetro e carta, sollecitati dalla spiegazione del significato dell’installazione e saranno stimolati a partecipare attivamente immaginando un sogno o un’emozione da conservare sotto vetro. Perseguendo l’idea che i sogni quando sono condivisi si sviluppano e diventano grandi, il gruppo sarà diviso a coppie di bambini di età non omogenee. A ciascuna coppia verrà chiesto di esplorare i materiali presenti sul palcoscenico al fine di scegliere quelli che raccontano e simboleggiano il sogno di ciascuno dei due componenti della coppia. Il risultato sarà un vasetto che conterrà un nuovo sogno o emozione composto degli elementi dei due sogni di partenza. Infine il sogno sarà nominato con una frase poetica ed etichettato e tutti i nomi dei nuovi sogni saranno letti da Cristina Cazzola a conclusione del laboratorio.
Segni d’infanzia rinnova il suo impegno a tutela dell’ambiente e si conferma sempre più un festival lungo un anno, capace di coinvolgere il suo giovane pubblico ma anche i suoi sostenitori in un percorso ricco di stimoli creativi che non si esaurisce nella settimana del festival ma prosegue nel tempo.