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Cristo Re

Da Alessandra @aluzzingher

Oggi è la festa di Cristo Re e con essa si conclude l'anno della Fede, con una celebrazione suggestiva che vuole richiamare alle nostre menti il momento in cui siamo stati battezzati. Durante la rinnovazione delle promesse battesimali, si sono accese le candele, come capita il Sabato Santo. La fiamma viene alimentata da quella del cero pasquale. Il prete accende la sua candela e poi offre la luce al popolo. È un segno importante. Questo mi ha rammentato alcune parole di Gesù prima di consumare la Pasqua: “Sono venuto sulla terra per portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso!”
Cristo Re
Èil fuoco della fede e dell'amore. Senza fede non c'è vero amore e senza amore non c'è vera fede. Il sacerdote accende la sua candela con la fiamma del cero pasquale. È solamente Cristo che accende nel cuore dei credenti la fede, ma è il sacerdote che in quel momento, come ministro, lo rappresenta, quindi è lui che comunica ai fedeli la fiamma che accende le candele degli astanti. Dovremmo accenderci a vicenda nel cuore la fede in Dio. È una fiamma che non va soffocata, ma va comunicata.
Il vangelo di oggi, poi, c'invita a meditare sulla grande misericordia di Dio nei confronti dell'uomo. È il vangelo del buon ladrone. Forse toccato dal modo in cui Gesù sopporta il supplizio della croce ingiustamente, il ladro si converte. Difende Gesù di fronte al suo compare e fa la sua professione di fede: “Ricordati di me quando entrerai nel tuo Regno”Bellissima questa professione di fede che in una piccola frase racchiude la storia conclusiva di un uomo che ha rubato e ucciso. Nonostante il suo passato, ha fede nella misericordia di Gesù, comprende, al contrario dei Farisei, che il suo Regno è un regno spirituale del quale sta per varcare la soglia. Rende palese la sua fede in un momento estremo in cui sta pagando delle sue malefatte e viene esaudito. Per lui il paradiso si concretizza nell'oggi dell'eternità. E ci voleva tanta fede da riconoscere in quel corpo straziato un re!

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