Difficile da credere ma Evit è riuscito anche a trovare qualcuno che ha criticato malamente Guerre stellari di George Lucas.

Trama
In un lontano Impero Galattico (e tanto tempo fa) è in atto una rivolta contro i suoi dispotici capi, tra i quali il più cattivo è Dart Fener (quanti altri ce ne sono in Guerre Stellari? L’imperatore viene introdotto soltanto dopo). Prima di cadere nelle sue mani, la principessa Leila Organa, rappresentante dei ribelli, riesce ad affidare a due robot i piani della “Morte Nera” – la potentissima base spaziale di Dart Fener (era la sua residenza privata? La possedeva lui personalmente?), capace di disintegrare un intero pianeta – e un appello al vecchio generale Obi Wan Kenobi, che abita sul pianeta Tatooine, perché accorra in aiuto dei rivoltosi. Il messaggio viene raccolto dal giovane Luke Skywalker che, rintracciato Obi Wan Kenobi, parte con lui in soccorso della principessa a bordo di un’astronave guidata dal mercenario Jan Solo e dal suo scimmiesco secondo Ciubecca. Liberata Leila, Luke raggiunge la base segreta degli insorti che, grazie ai piani trafugati dalla ragazza, possono ora sferrare l’attacco decisivo contro la “Morte Nera”. Il merito della sua distruzione sarà proprio di Luke, ma Dart Fener, benché sconfitto, riuscirà a sottrarsi alla sorte della sua Base (non era sua!!!).
Critica
“Favola extraterrestre in cui il geniale, ma forse sopravvalutato George Lucas (sopravvalutato?? Non certo ai tempi di Guerre Stellari, oggigiorno semmai!) miscela con grande senso dello spettacolo western e poema cavalleresco, fantascienza e fumetto. Un megafilm straripante di talento visionario e di Oscar (e dunque sopravvalutato?). Per il semisconosciuto Harrison Ford, timido non protagonista (non mi pareva proprio timido, semmai lo era Mark Hamill), parte proprio da qui una mirabolante carriera cosmica”.
(Massimo Bertarelli, ‘Il Giornale’, 4 settembre 2003)