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Dopo le elezioni parlamentari in Croazia dello scorso 4 dicembre e la vittoria netta della coalizione dei quattro partiti di sinistra guidati dal Partito socialdemocratico, oggi giovedi' verra' insediato il nuovo Parlamento che dovra' confermare il governo di Zoran Milanović. Seguira' la prima sessione straordinaria del Sabor mentre invece la prima sessione regolare della settima legislatura croata si svolgera' a gennaio. Ma tra un mese, ai cittadini della Croazia spettera' un altro compito importante, quello di recarsi nuovamente alle urne per decidere sull'adesione del loro paese all'Ue. L'ultima e l'unica volta che i cittadini croati si sono recati ad un referendum e' stato nel 1991 quando hanno dovuto decidere sull'indipendenza dello stato croato.
Ospite della tradizionale trasmissione mensile della radio statale croata "un caffe' con il presidente" il capo dello stato croato Ivo Josipović ha annunciato che il referendum sull'adesione della Croazia all'Ue si svolgera' il prossimo 22 gennaio e ritiene che fino a quella data c'e' abbastanza tempo per mandare ai cittadini croati i messaggi importanti sull'adesione. La data verra' comunque decisa in Parlamento e per approvarla c'e' bisogno del due terzo di voti. Josipović ha concordato comunque che l'opinione pubblica non e' informata abbastanza sui pregi e difetti dell'ingresso nell'Ue e ha stabilito che tutte le forze devono essere indirizzate verso la conclusione del processo di adesione.
Il presidente croato ammette che ci sono mancanze legislative relative al referendum ma afferma anche che ora non c'e' tempo per alcune modifiche di legge. Ha sottolineato di non credere che ci sia qualcuno che possa pensare alla possibilita' di brogli dello stato al referendum. Per quanto riguarda la domanda referendaria, Josipović ha detto che essa deve essere semplice, tipo: "siete a favore che la Croazia diventi membro dell'Ue?". Il capo dello stato croato ha osservato che non bisogna ingannare i cittadini con dichiarazioni che l'adesione all'Ue risolvera' tutti i problemi ma ha rilevato che la membership e' una grande occasione per la Croazia: “Se si riuscira' a sfruttarla, dipende soltanto da noi”, ha detto Josipović.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di oggi di Passaggio a Sud Est
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