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Crocetta. Non passa mozione di sfiducia M5S

Creato il 30 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Non passa la mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle nei confronti del governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

Photo credit: Andrea Gallo / Picasaweb / CC BY-SA 3.0.

Rosario Crocetta rimane governatore della regione Sicilia. Nonostante le fibrillazioni interne alla maggioranza e la spaccatura creata dal Pd qualche settimana fa, con l’uscita dichiarata dall’amministrazione di Crocetta, il voto di fiducia è arrivato. La mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle, che nel dibattito in aula, per bocca di Giancarlo Cancelleri, capogruppo in consiglio, aveva assunto toni accesi con la citazione di Oliver Cromwell: “avete disonorato questo luogo. Siete voi l’ingiustizia. In nome di Dio andatevene”, non è passata. A favore della sfiducia verso Crocetta i deputati del Movimento Cinque Stelle, ma anche quelli del Pdl, del Cantiere Popolare e del Mpa. A favore della giunta sono intervenuti invece i voti favorevoli del Pd, nonostante i pronostici non dessero all’inizio per scontato un sostegno al governatore siciliano, l’Udc e Grande Sud di Gianfranco Miccicché. Il tutto per 46 deputati a favore e 21 contrari. Una maggioranza ancora rispettabile, nonostante Crocetta, al momento dell’insediamento, contasse su ben 10 voti in più. Una maggioranza comunque sufficiente per andare avanti, anche se dal Pd non pochi hanno dovuto turarsi il naso per votare la fiducia a Crocetta.  La paura di nuove elezioni però, in un momento critico e la presidenza della commissione affari istituzionali ad Antonello Cracolici hanno infine convinto i deputati del Pd, che hanno dato l’indispensabile appoggio per far ottenere a Crocetta la fiducia. Soddisfatto per come sono andate le cose lo stesso Crocetta: “questo voto dimostra che abbiamo lavorato bene, la gente è ancora con me”. Il governatore aveva snocciolato in aula tutti i provvedimenti presi dalla sua giunta: “abbiamo presentato 30 denunce alle Procure, sulla formazione abbiamo risparmiato 60 milioni e salvato la Sicilia dal default. Ho annunciato un taglio di 200 milioni per la spesa dei farmaci e ridotto la spesa per comunicazione da 180 a 3 milioni, eliminando il sistema Giacchetto che ha alimentato certi media”. Tutto a posto quindi, fino al prossimo mal di pancia.


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