Crociate

Creato il 03 luglio 2014 da Marinobuzzi

Mi rendo conto che è in atto una vera e propria guerra ideologica non solo contro le persone GLBT e la richiesta di diritti ma anche contro chi chiede a gran voce che l’educazione, la cultura, l’impostazione della società siano meno sessiste e più libere dalle gabbie del genere imposto. Per genere imposto non intendo, come invece vogliono far credere gli estremisti appartenenti ad alcuni movimenti religiosi, che venga imposto un genere diverso da quello che si sente proprio. Al contrario, l’ideologia di genere intende proprio questo: se il tuo genere ti appartiene va benissimo, se invece senti che il genere che la società ti impone non ti appartiene allora devi essere libera/o di sentirti altro. Ma il genere non riguarda, come subdolamente alcuni vogliono far credere, solo la sfera “genitale”, riguarda soprattutto la cultura. È innegabile che l’educazione che viene data alle bambine, anche inconsapevolmente, sia diversa da quella che viene data ai bambini. E si parte proprio dalle famiglie in cui si è convinti che le femmine possano fare determinate cose e altre no. La stessa cosa avviene ancora per i maschi ai quali, essendo maschi, spesso, viene data una maggior libertà d’azione. I colori, i giochi, le letture tutto sembra diviso per categorie e genere tanto che gli studiosi di marketing spingono, per vendere per esempio giocattoli, proprio sul fattore “maschio” o “femmina”. In molti casi, purtroppo, in letteratura avviene la stessa cosa. Tea Stilton va bene per le bambine, l’altro topastro invece per i maschietti. Goal è un prodotto studiato per i maschi. Valentina per le femmine. Ma il giogo mentale riguarda anche la letteratura, un maschio non può leggere piccole donne o Pollyanna, a una bambina non può interessare ventimila leghe sotto i mari. Incaselliamo la vita dei nostri figli e delle nostre figlie in rigide caselle sessiste. Ho già parlato del libro “Mi piace Spiderman e allora” (QUI) di Giorgia Vezzoli, è un libro dolcissimo che spiega molto bene quel che sto cercando di dire.
C’è quindi, da parte dei movimenti che ho citato prima, una intenzionalità nel confondere le acque, nel far credere cose non vere riguardo gli studi sul genere ma c’è anche una volontà di creare uno scontro sociale.
Prendiamo per esempio le sentinelle in piedi.
L’idea è semplice, scendere in piazza, in silenzio e con un libro in mano, far passare l’idea che si è vittime di un’ingiustizia. L’ingiustizia è la pessima legge Scalfarotto figlia di un vergognoso compromesso con le frange cattoliche del PD, del centro e con la destra. Una legge che, non solo è poco efficace, ma non tocca minimamente la libertà d’espressione di coloro che scendono in piazza e che si fan chiamare sentinelle. Sarebbe bastata l’estensione della legge Mancino che già tutela determinate categorie di persone (per esempio c’è un’aggravante che riguarda le discriminazioni per credo religioso) ma è ovvio che non c’è la volontà politica di portare avanti questa battaglia. Inoltre le sentinelle fanno finta di ignorare che la legge Scalfarotto è impantanata da qualche parte e non vedrà mai la luce. Comunque anche se dovesse passare nessuno andrà mai a toccare la libertà di pensiero delle sentinelle, se loro dicono “sono contrario all’omosessualità” è un loro diritto pensarla così. Mi chiedo allora di quale libertà si stia parlando. Per esempio chiamare una persona “frocio” non è libertà d’espressione. A meno che uno non pensi che chiamare qualcuno “sporco negro” o “sporco ebreo” sia libertà, perché di questo stiamo parliamo. Picchiare un ragazzo, un uomo, una ragazza, una donna, un/una trans è, ovviamente, un atto indegno, violento, assurdo. Ma se lo si fa perché quella persona è omosessuale allora, forse, è meglio pensare a un aggravante proprio come accade già, grazie alla legge Mancino, con le altre categorie. Se picchi una persona per il suo credo religioso vai incontro a un’aggravante. Perché non dovrebbe essere lo stesso con le persone omosessuali?
A dirla tutta io non credo solo al potere delle leggi. È un problema culturale, va affrontato in modo molto diverso.
Se però vai a parlare con le sentinelle, per esempio, ti rendi conto che loro non manifestano solo contro la legge Scalfarotto e che, anzi, questa è solo una scusa. Le sentinelle non vogliono i diritti per le persone omosessuali, sono contrarie al matrimonio, per esempio, e vogliono impedirlo. Qui, quindi, i ruoli si invertono perché a quanto pare sono loro che vogliono proibire la libertà ad altri esseri umani.
Sul profilo facebook di Gasparri campeggia una foto, di schiena, di duo uomini pelosi e nudi, che sorreggono una bandiera rainbow. Non ci è dato di sapere dove e quando è stata scattata questa foto, sotto il genio scrive:
“Bisogna rispettare i diritti e evitare discriminazioni. Ma resto convinto che matrimoni gay e adozioni da parte di coppie gay siano una scelta sbagliata che non condivido, oggi, come ieri.”
Alcuni commenti sono a dir poco esilaranti, come se io postassi la fotografia di una coppia eterosessuale che cammina nuda a una manifestazione (presa per esempio dal Mardì gras) e sostenessi che, per questo, non bisogna dare figli in adozione alle coppie eterosessuali. Si parte sempre dal presupposto, secondo questa gente, che l’eterosessualità sia l’unico orientamento giusto e possibile e che l’omosessualità, la bisessualità, Il transgenderismo o il transessualismo (come ha dichiarato da poco la Biancofiore) siano sbagliati.
Inutile ripetere che esistono già famiglie omosessuali con figli e che le loro bambine e i loro bambini non hanno problemi diversi da quelli dei coetanei figli di coppie etero.
C’è una guerra ideologica in atto, una guerra che non è stata provocata dalle persone omosessuali, una guerra che noi non vogliamo. Vogliamo solo il riconoscimento di alcuni diritti, il nostro chiedere alla società di diventare più civile non toglie nulla a nessuno, non distrugge le famiglie eterosessuali, non toglie diritti ad altri.
Io, se fossi eterosessuale, mi sentirei in qualche modo strumentalizzato dall’atteggiamento di questi gruppi e non vorrei che si portassero avanti, in mio nome, vergognose crociate contro altri esseri umani.


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