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Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

Creato il 23 agosto 2011 da Dreamblog @Dreamblog

Questa è stata la sua prima crociera firmata Royal Caribbean.

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

Un giorno non troppo lontano, incuriosita, ha deciso di provare: è andata in agenzia ed ha prenotato.

E’ partita da Venezia lo scorso 6 agosto ed è salita a bordo della Voyager of the Seas. 138.000 tonnellate di stazza lorda con una capacità di poco superiore ai 3.000 ospiti. In questa stagione la nave è impegnata nel Mediterraneo Orientale con un itinerario settimanale in partenza dalla Serenissima e che prevede scali a Koper, Ravenna, Bari, Dubrovnik ed un’intera giornata, con overnight, a Venezia.

A raccontarci oggi la sua avventura sul mare è l’amica Paola che, ancora con l’entusiasmo di un bimbo, ci dice di non aver voluto rinunciare proprio a nulla ma di aver anzi provato e sperimentato di tutto!

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

Oh Yeeeaaahhhhhhh!!!!!

Parto con grande entusiasmo alla scoperta del mondo Royal Caribbean, impaziente di vivere una crociera nuova e sapendo che a bordo troverò tante attività sportive che potrò provare per la prima volta, ma anche spettacoli e sorprese. Eccola finalmente: la vedo dal treno! Il sogno è realtà.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

L’imbarco dura davvero poco: in mezz’ora sono a bordo.
Dopo il pranzo inizio a esplorare la nave: gli spazi sono grandi, Voyager da subito mi sembra una nave molto vivibile e semplice. I locali si trovano con molta facilità ed ho la sensazione di sentirmi in un ambiente già conosciuto.
Evidentemente la mia precedente ship visit sulla Navigator of the Seas, mi ha ricordato l’impostazione delle navi Royal Caribbean: a parità di classe di navi, gli ambienti a bordo sono uguali.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Dopo aver girovagato per un po’, non mi sono lasciata sfuggire l’uscita dal porto di Venezia e così sono andata a prua. Un posto fantastico dove si ha una visuale straordinaria della rotta della nave.
E’ una grande trovata dare la possibilità ai passeggeri di poter ammirare tale spettacolo e da lì ho visto diversi tramonti e tutte le partenze della Voyager.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Una è stata davvero particolare. Stavamo lasciando il porto di Dubrovnik. Dopo circa un’oretta il sole iniziava piano piano ad andare a dormire; ero rimasta solo io, a causa anche del forte vento, ma non riuscivo a staccarmi da quella atmosfera e ad un certo punto sento una persona che mi parla: mi domando, chi sarà? Jack Dawson, il personaggio del Titanic?
No, era il fotografo di bordo …  ma in compenso mi ha scattato una bellissima fotografia!

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Fin dalla prima sera, a bordo, mi accorgo che la parola d’ordine è divertimento e coinvolgimento.
Già da teatro: artisti che interagiscono con noi passeggeri e che ci fanno ballare e cantare. Ed ancora le feste sulla Royal Promenade, le sfilate, il ballo in maschera e la Promenade pienissima di persone che cantano, ballano e si si divertono a suon di musica!
Spettacoli straordinari, eccellenti. In due diverse serate ci sono state le esibizioni di artisti, in concerto, imitatori dei Beatles e di Elton John.
Durante il concerto di quest’ultimo sono state presentate le canzoni più famose dell’artista: da brividi! Alla fine dell’esibizione, per l’ultima canzone, il cantante ha invitato a salire sul palco e a ballare diversi passeggeri (quelli che se la sentivano).
Durante l’altro spettacolo, quello dei Beatles, sono state presentate canzoni dalle origini fino alle ultime del gruppo. Anche in questo caso grande coinvolgimento del pubblico che cantava assieme agli artisti. Per tutti gli spettacoli ho notato grande professionalità, bravura ed un continuo cambio di scena: se ne potevano contare anche 20 in un’ora! 

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Ma il clou è stato lo spettacolo sul ghiaccio: davvero incredibile, da rimanerne affascinati di fronte alle acrobazie compiute dai pattinatori, acrobazie fatte con grande armonia e leggerezza. Alle stelle l’entusiasmo del pubblico; come dicevano gli americani in quella serata: “Oh my God!!!” Ed ancora, durante la settimana: due feste in piscina, una vietata ai minori di vent’anni e l’altra con il buffet, la scultura di ghiaccio e due bravi giocolieri, e tanta tanta musica e divertimento.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Ciò che mi ha attirato subito, ancor prima di salire a bordo, sono state le attività sportive che si possono praticare e provare, e allora, come dice la pubbicità di Royal: “Perchè no?
Così, per la prima volta ho provato la parete di roccia da arrampicata, e dopo essere stata tutta imbragata, ecco il mio turno: arrivo davanti all’adetto che mi attacca il moschettone all’imbragatura e mi chiede, oltre al mio nome, se è la prima volta.

E’ molto gentile con me e a quel punto sono pronta: mi trovo davanti alla parete e inizio ad avere un pò di timore.
In lontananza fa un’altro effetto, ma nonostante questo inizio ad arrampicarmi e vado su per un primo pezzo. Ho la sensazione forte del vuoto sotto di me, finché sento l’imbragatura della corda che mi tiene e mi accorgo che non posso cadere.
Acquisto sicurezza e vado un pò più su, ma si fa tanta fatica: bisogna avere grande forza nelle braccia e ad un certo punto mollo. Non ce la faccio.

Il ragazzo però mi dice di riprovare e così mi riaggrappo e riesco a ad andare più in alto fino ad arrivare oltre alla metà. Purtroppo non sono arrivata a toccare la campana ma sono scesa contenta per l’emozione forte del vuoto, per aver visto il panorama da quell’altezza e per averci provato.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Il giorno dopo provo i Rollerblade, che infilo anche in questo caso per la prima volta.
Io arrivo dalla generazione di pattini che avevano si quattro rotelle, ma due da un lato e due dall’altro!

Prendo i pattini e inizio a “skettinare”; in un primo momento ho dovuto impratichirmi, ma dopo poco andavo senza tenermi alle balaustre! Ho avuto però un piccolo problema: non ho capito come si faceva a curvare e così sono andata sempre dritta! Ma è stato divertentissimo, tanto che nei giorni a seguire ci ho riprovato ed ho imparato!!! oh Yeeeahhhhh!!!!
L’aspetto affascinante è che ho pattinato mentre la nave navigava e il sole colorava il mare. E’ stato stupendo vedere quello spettacolo mentre mi divertivo. Wow!!!!

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

E poi il mini-golf! Prendo la mazza e la pallina e inizio la mia partita personale con il Tiger Woods che c’è in me, ma ogni tanto mi abbandonava e la buca invece che in tre colpi la concludevo in sei … ma anche in questo caso mi sono divertita molto, sopratutto quando con grande bravura (sarebbe meglio dire con grande fortuna) riuscivo a fare buca in due colpi!

 

Per finire, l’ultima grande attrazione di Voyager: pattinare su ghiaccio!!! Anche in questo caso ho dovuto prendere un attimo la mano con i pattini e la pista, ma dopo poco scivolavo senza problemi e qui le curve le facevo senza difficoltà!!! Vi dirò che è più facile pattinare su ghiaccio che con i Rollerblade, almeno questa è la mia impressione personale. Un’attività più bella dell’altra e tutte molto divertenti. E se poi penso che le ho fatte a bordo di una nave, lo trovo straordinario: ad ogni ora avevo sempre qualcosa da fare,  è incredibile vedere e sfruttare le tante opportunità che regala Voyager.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Per concludere vorrei raccontare la cura maniacale per la nave: pulizia eccellente, si vedevano gli addetti che pulivano sempre, sorridenti e che salutavano. Con loro, i controllori (sono io che li chiamo così) che controllavano se c’era per terra anche solo un minuscolo pezzetto di carta, se c’era polvere; sistemavano le sedie se sono fuori posto … insomma sono i supervisori. Grande gentilezza dell’equipaggio, sempre pronti ad aiutarmi, a chiedermi come stavo e come stava andando la crociera (sempre in inglese).
Un piccolo aneddoto per farvi capire la gentilezza e l’attenzione nei confronti dei passeggeri. Una sera arrivo in cabina e nel corridoio incontro il mio cabinista, mi saluta chiamandomi sempre per nome, “Good morning o Good Evening miss Paola”; mi chiede come va e poi mi dice “lasci che le apra la porta, che faccia questo per lei”; ha inserito il suo pass nella serrattura e mi ha aperto la porta. Wow!!! Queste sono attenzioni e coccole.

 

Crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo di Voyager of the Seas

 

Il mondo Royal Caribbean mi ha totalmente coinvolto nella sua atmosfera e convinto.
Un solo neo: la lingua. Si parla l’inglese e poco italiano. Anche se ci sono gli ambasciatori italiani, e quindi per qualsiasi problema si chiede a loro, mi piacerebbe però trovare in futuro qualche persona italiana in più.
Per il resto Voyager è una nave straordinaria, Royal ha grande attenzione per gli ospiti che navigano con loro; spero che continui a investire nel Mediterraneo e mi auguro ancora di salire presto a bordo di una loro nave, così piena di divertimento e attenzioni!
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